Conferenza stampa inusuale quella a Castel Volturno: non ha parlato Walter Mazzarri ma Paolo Cannavaro e Marek Hamsik. Clima molto sereno, anche piccoli siparietti tra i due, nessuna parola sul mister e su Cavani se non un piccolo passaggio sulla loro insostituibilità.
Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli, rappresentata in conferenza dal direttore Antonio Manzo:
A Napoli sono diventato grande, sono e siamo cresciuti assieme. La società è sempre migliorata e quindi sono contento di stare qua. Mazzarri e Cavani insostituibili? Questo è il mondo del calcio, qualsiasi cosa succede noi dobbiamo andare avanti.
Da trequartista ad ala, per me è uguale. Da quando abbiamo cambiato modulo abbiamo ottenuto 7 vittorie e un pareggio. Non sono il migliore in serie A, ce ne sono tanti di campioni. E’ stato un anno splendido, con tanti assist, con più gol di quelli che pensavo.
Leader vero e silenzioso? Javier Zanetti del Napoli? Non lo so se posso prometterlo, ma adesso voglio fare la storia con il Napoli. Cerco di battere Paolo Cannavaro con le presenze…
Miglioramenti in fase di possesso? Lo dicono anche i numeri, siamo migliorati anche in quella fase.
Dispiacere per l’avventura europea? Si, gli avversari erano alla nostra portata ma con la sconfitta in casa era troppo difficile passare il turno.
La società in questi anni ha sempre dimostrato di voler fare le cose serie e ci è riuscita, mi aspetto che continui su questa scia portando a Napoli giocatori validi che possano fare la differenza. Contratto con obiettivi? I contratti si rivedono sempre, l’ho fatto due anni fa. Un napoletano che gioca a Napoli è sempre pieno di stimoli, il contratto non conta.
Abbiamo sempre vinto senza rubare nulla, una squadra che è cresciuta tantissimo. Anche col cambio di modulo sapevamo sempre cosa fare, peccato per alcune partite.
Tra pochi minuti avrà inizio la consueta conferenza stampa prepartita: questa volta non parlerà Walter Mazzarri, saranno invece presenti Cannavaro e Hamsik.
Rimpianti? In un campionato dove siamo stati eccezionali la Juve è andata ancora più forte.
La formazione? Non la do neanche ai miei calciatori, parlerò oggi quando darò le casacche…
Bigon non compra sconosciuti, tutti ragazzi che danno una mano. Chi non gioca non perché è scarso. Rolando è arrivato trovando una difesa collaudata, seconda miglior difesa del campionato, non era facile inserirsi.
La Nazionale? Il Napoli è la mia Nazionale, l’ho sempre detto. Se la convocazione non arriva non è colpa mia, quello che dovevo fare l’ho fatto, non ho rimpianti.
Un messaggio per chi deve venire? Qui con una vittoria si fa felice una popolazione di napoletani sparsi per il mondo, non solo una persona. In altre parti si vince, si festeggia e finisce lì. Qui c’è gioia e la sentono anche i miei compagni.
Passaggio della fascia di capitano a Marek? C’è qualcuno che va nel futuro? Ho una stima immensa di Marek ma la fascia la porto con tanto orgoglio, sono napoletano – non della provincia – ma sottolineo NAPOLETANO. Poi se mi dice che vinciamo lo scudetto…
Questa qualificazione Champions a livello psicologico è stata più dura, c’era sempre l’ansia di dover vincere obbligatoriamente tutte le partite. Non so se ci manca qualcosa, ribadisco che è mancato quasi nulla per giocarci lo scudetto con la Juve
Champions o Scudetto? Lo Scudetto..