ROMA-NAPOLI / C’è il rischio che, domenica sera alle 20.45, vedremo un Napoli in versione “Vacanze Romane”. Il problema però, è che non ci sarà un set cinematografico ad aspettare gli azzurri bensì un Olimpico arrabbiato per una stagione non esaltante, una Roma a caccia di punti per le ultime speranze di Europa League (escludendo la possibilità di accesso tramite Tim Cup). Sappiamo tutti che non fa mai bene perdere, soprattutto contro i “cugini giallorossi”, una partita che, nell’ultimo ventennio, è sempre stata infuocata.
Roma e Napoli, incredibile a dirsi ad oggi, erano tifoserie gemellate. Supporters che si mischiavano sugli spalti del San Paolo e dell’Olimpico senza alcun problema. Poi d’improvviso l’amicizia tra i due schieramenti si interrompe e negli anni insorgono disordini e atti di violenza reciproci.
Ma quale fu il motivo della fine del gemellaggio?
25 ottobre 1987. Si gioca Roma-Napoli e i giallorossi conducono per 1-0 con rete del Bomber Pruzzo. Il Napoli è ridotto in 9 per una doppia espulsione di Renica e Careca. A pochi minuti dalla fine Maradona batte un calcio d’angolo, in area svetta Francini che insacca per un insperato pareggio.
A fine partita Bagni “festeggia” sotto la curva sud rivolgendo ai tifosi giallorossi il celebre gesto dell’ombrello: quel giorno cessò lo storico gemellaggio del Derby del Sole.
Il Napoli, sicuramente rilassato e anche un pò appesantito dalle varie cene di questi giorni, dovrà comunque andare a Roma non da turista, ma da protagonista assetato di vittoria, di orgoglio, che ad obiettivi raggiunti, significherebbe, ancor di più, rispettare ed onorare quei colori che indossano.
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Gaetano Brancaccio