A prescindere da chi sarà il nuovo allenatore del Napoli, la Champions League che da settembre attende gli azzurri si prospetta infernale. Il sodalizio campano nelle ultime quattro stagioni ha disputato altrettante volte le competizioni europee (due volte l’Europa League e due volte la Champions) e il suo ranking Uefa in brevissimo tempo è passato addirittura dalla novantaquattresima alla quarantaseiesima posizione. Purtroppo questo favoloso balzo in avanti servirà a poco quando il 29 agosto nel Principato di Monaco avrà luogo il sorteggio dei gironi della più importante coppa europea: infatti il club di Aurelio De Laurentiis sarà ancora una volta considerato di quarta fascia, esattamente come due anni fa (è costata molto cara la bruttissima eliminazione ai sedicesimi di EL per mano del Viktoria Plzen). Nel suo girone, quindi, il Napoli se la potrebbe vedere con una tra Barcellona, Real Madrid, Manchester Utd, Porto e Bayern Monaco per quanto riguarda la prima fascia. La seconda e la terza fascia non sembrano molto più confortanti: infatti le insidie in questo caso potrebbero chiamarsi Paris Saint Germain, Borussia Dortmund, Manchester City, Galatasaray e Bayer Leverkusen. Inoltre, per chiudere in bellezza, tutte le squadre che disputeranno i preliminari di Champions hanno un piazzamento Uefa migliore di quello dei partenopei…
SICURI CHE SIA UNA IATTURA?- Cosa ha portato la modesta EL alla squadra partenopea? Solo delusioni, scivoloni nel ranking Uefa e brutte figure internazionali inferte da formazioni a volte sconosciute ai più. Invece due anni or sono il Napoli di Walter Mazzarri fu sorteggiato in un girone d’acciaio di Champions, insieme a Villareal, Manchester City e Bayern Monaco. Beh…sapete tutti come andò a finire. La speranza è quella che anche il Napoli versione 2013/2014, seppur privo del suo vecchio condottiero, conservi la magica capacità di esaltarsi davanti alle “missioni impossibili” (e che magari perda, al contrario, il brutto vizio di rilassarsi e deconcentrarsi di fronte alle “missioni possibili”). I tifosi azzurri ricorderanno per sempre quello stupendo pareggio all’ Etihad Stadium di Manchester, o la quasi rimonta di Monaco di Baviera, o ancora le stupende vittorie al San Paolo contro il Chelsea e ancora una volta contro il City di Mancini.
Il futuro del Napoli senza Mazzarri è tutto da scrivere, ma chi l’ha detto che il progetto di Aurelio De Laurentiis debba per forza sgonfiarsi senza l’allenatore toscano? Lo shock da abbandono che stanno vivendo i giocatori e la tifoseria dovrà prontamente lasciare spazio alla speranza che il club campano possa essere ancora più competitivo a livello nazionale e internazionale. Dipende tutto da Don Aurelio…
Marco Soffitto