Nove giorni dopo l’addio di Mazzarri, il Napoli ha un nuovo allenatore. Ora, infatti, quello che già tutti sapevano da tempo è anche ufficiale: inizia l’era di Rafael Benitez. De Laurentiis mette fine a una settimana di giochetti verbali e dà allo spagnolo, alle 21,09, il benvenuto sul suo profilo Twitter, sempre più canale ufficiale per le comunicazioni di primo livello. «Rafa Benitez è il nuovo allenatore del Napoli. Un uomo di grande esperienza internazionale. Un leader». Il patron annuncia così l’arrivo del primo tecnico spagnolo della storia azzurra, il tredicesimo straniero sulla panchina del Napoli. Il pluridecorato allenatore madrileno è il quinto tecnico da quando De Laurentiis è presidente del club dall’agosto del 2004: ha firmato un biennale da 3,5 milioni all’anno. In questo momento è il tecnico più pagato d’Italia. Un gradino più su di Conte e di Mazzarri.
«Sono felice per aver firmato per un grande club come il Napoli – le prime parole del nuovo tecnico azzurro – devo confessare di essere emozionato perché posso condividere la mia passione per il calcio con i tifosi del Napoli che vivono questo sport in modo speciale». Lo spagnolo lancia subito un proclama: «Con i tifosi inizieremo un grande progetto: voglio essere accolto come un membro della grande famiglia napoletana per cercare di vincere e condividere i successi fin da subito». Ed è forse anche quello da cui ci si aspetta di più. Nei piani della società ha il compito, in pratica un obbligo, di portare la squadra tra le grandi Europa. L’altra missione speciale si chiama scudetto, che manca al club da 23 anni.
E il tutto passa per un altro obiettivo: convincere Edinson Cavani a restare. Con l’arrivo di Benitez – per esteso Rafael Benìtez Maudes, 53 anni, castigliano di Madrid, 2 Champions League, una Europa League e un Mondiale per club vinti negli ultimi nove anni – si chiude un tormentone che si trascinava da quando si era capito tra Mazzarri e il Napoli spirava aria di tempesta e di divorzio. A Castelvolturno si gira pagina. Il presente e il futuro parlano spagnolo. Grande è l’attesa per la presentazione che ancora non è stata organizzata ma che non è difficile prevedere che non possa avvenire prima del rientro di De Laurentiis dagli Stati Uniti, ovvero non prima del 17 giugno. Carattere forte, fama da perfezionista, in vista del suo ritorno in Italia e della sua prima conferenza stampa alla guida del Napoli pare si stia per sottoporsi a una full immersion nella lingua italiana con tanto di professore personale.
L’italiano, in realtà, Benitez lo parla già molto bene, anche perché passa le sue vacanze molto spesso in Sardegna. Nel presentare il suo
nuovo allenatore De Laurentiis lo descrive come «un uomo di grande esperienza internazionale. Un leader». Nel tweet di qualche minuto prima, scritto a Los Angeles, il patron aveva detto: «Ne vedremo delle belle». Un personaggio che è diventato leggenda proprio per il suo carattere, oltre che per i meriti sportivi. La giornata di ieri a Londra è vissuta dell’ennesimo colloquio con l’ad Chiavelli per definire gli ultimi dettagli del contratto e mettere la parola fine alla trattativa iniziata con il tecnico spagnolo lunedì scorso e entrata nel vivo giovedì nella sede della Filmauro a Roma. Aldilà della Manica ci sono state alcune questioni da sbrigare prima della fumata bianca. L’accordo e la firma nel pomeriggio, con il presidente in volo verso Los Angeles. All’atterraggio, l’sms con la notizia. Nulla ha mai fatto temere che l’ingaggio potesse saltare: nel vertice del 20 maggio, in un locale di Hyde Park, De Laurentiis e Benitez si erano già stretti la mano formalizzando il matrimonio. Rafa si porta con sé quattro uomini dello staff: Zenden, de Miguel, Valero e McDonough.
FONTE: Il Mattino