L’offerta c’è e va ponderata. Ma non è l’offerta che aveva in mente De Laurentiis. Certo, molto più dei 45 milioni del Real Madrid. Ma qualcosa in meno, circa 8 milioni, della stratosferica cifra fissata lo scorso agosto al momento del rinnovo. Insomma, l’imbarazzato silenzio calato su Cavani dopo le parole del presidente del Napoli, aprono la fase della riflessione. Perché De Laurentiis questa volta ci sta pensando su: e potrebbe dire di sì, anche concedendo uno sconto. La certezza, però, è che mai come adesso il Matador è distante dal Napoli perché potrebbe essere ceduto al Chelsea.
Gli inglesi trasudano ottimismo. L’ad dei londinesi, Ron Gourlay, braccio destro di Roman Abramovich stringe tra le mani la lista di Mourinho dove, oltre a Cavani, ci sono anche Hulk e Jovetic. La stampa britannica è convinta che la conclusione dell’affare sia davvero molto vicina tanto che i bookmakers hanno abbassato la quota dell’arrivo di Cavani a un irrisorio 1,40. Niente. I 50 milioni messi sul piatto dal russo Abramovich possono diventare 53, magari 55 (gli stessi respinti al mittente dodici mesi fa ai russi dello Zenit). Secondo quanto circola in Inghilterra, però, Abramovich non sarebbe disposto a tirar fuori un euro in più. In ogni caso è una cifra astronomica. Ma l’affare si fa ora o non si fa più. Perché De Laurentiis ha fretta e non intende ritrovarsi spiazzato magari tra un mese o due (il tempo limite per poter usufruire della liberatoria è il 10 agosto), quando i top player che devono prendere il suo posto si saranno già piazzati altrove. Un rischio concreto.
E allora ecco che lancia lo sprint. Quasi un appello. Per il giorno dell’inizio del ritiro, Benitez dovrà avere il nuovo Napoli quasi al completo. De Laurentiis, d’altronde, ai tifosi ha mandato un messaggio ben preciso che sa tanto di rassicurazione: tutto il ricavato della cessione dell’uruguaiano sarà reinvestito. La campagna acquisti del Napoli, dunque, ha fretta di decollare. La partenza del bomber di Salto sarà il grimaldello con cui poi andare all’assalto delle stelle messe nel mirino per giugno: Mascherano, Skrtel, Cerci e soprattutto Stevan Jovetic. Dzeko e Gomez restano in attesa di un segnale. Ma ora tutti gli sforzi del presidente sono concentrati su Cavani e il Chelsea. Il fenomeno azzurro, per assurdo, è meno convinto del suo datore di lavoro.
I dirigenti del Chelsea (come d’altronde quelli del Real e del Manchester City) hanno parlato con Anellucci e Triulzi, manager e coscienze del Matador. Ma per adesso i tentativi dei due sono andati a vuoto. Per il semplice motivo che Edi vuole pensarci bene perché nella sua testa e nel suo cuore c’è sempre e solo il Real Madrid. Lo sponsor tecnico che più di tutti è alle spalle dell’operazione è indifferente. Ma nel pieno di una carriera formidabile, Cavani non può pensare soltanto ai soldi, ma deve valutare il progetto tecnico.
E qui entra in scena proprio Josè Mourinho che pare abbia personalmente convinto il Matador con un’altra telefonata a metà settimana: il filo tra i due è fitto e il ritorno a Londra dello Special One contribuisce ad avvicinarlo al Chelsea e ad allontanarlo a malincuore dalla Spagna. Cavani chiederà, e lo otterrà, la possibilità di sfruttare al 100 per 100 i diritti d’immagine: se dovesse restare a Napoli, sarà in fondo proprio quest’aspetto la base del nuovo rinnovo del contratto, il piano B che ha in serbo la società partenopea. Edi riceverà uno stipendio di 8,5 milioni di euro all’anno per 5 anni. Il Napoli aspetta e medita. Intanto chiede al Chelsea di uscire allo scoperto. Una mossa che, in realtà, ha sorpreso il giocatore e indispettito il suo entourage. «Decideremo insieme, noi e Cavani», fanno sapere.
FONTE: Il Mattino