Maradona gli cucì addosso l’etichetta di “Tota” che voleva significare la balia, la mamma. Ciccio Romano, tre anni al Napoli con 65 presenze e 5 gol, è passato alla storia come il regista dello scudetto. Fu il suo arrivo che trasformò tatticamente la formazione di Bianchi nella stagione del primo tricolore. Oggi Romano fa il procuratore di calciatori ed è rimasto un grande tifoso degli azzurri. “Chi passa una volta per Napoli, porta sempre nel cuore la città e la squadra. Mazzarri ha lasciato un’impronta, in quattro anni ha svolto un lavoro eccezionale, di più non gli si poteva chiedere. La scelta di Benitez mi pare la degna prosecuzione del progetto. Ancora una volta De Laurentiis ha dimostrato di avere le idee molto chiare”.
Cambierà il modo di giocare: potrebbe essere un handicap almeno inizialmente?
“No, i giocatori sono talmente bravi che sapranno adattarsi a qualsiasi evoluzione tattica. Faccio un esempio: il Napoli si è sempre schierato a tre in difesa, adesso passerà a quattro. Guardate Gamberini: per sette anni nella Fiorentina ha giocato a quattro, poi è venuto a Napoli e con Mazzarri è diventato subito titolare”.
Da uomo di mercato come giudica questa fase delle trattative?
“Se prima non si procederà a qualche cessione illustre, non verrà piazzato alcun colpo. Però i nomi che circolano sono quelli giusti, alla fine chi verrà a Napoli sarà degno dei colori azzurri: ho molta fiducia nel lavoro di Bigon”.
Il Napoli è Cavani dipendente anche sul mercato.
“In campo lo è stato sicuramente, mi sono reso conto della sua forza quando l’ho visto giocare al San Paolo. Con la sua cessione ci andrà a perdere tutto il calcio italiano, non è bello vedere un campione del genere andarsene in un altro campionato. Ma se il club saprà spendere bene i soldi che incasserà, non credo che il Napoli uscirà indebolito da questa sessione di mercato. Anche perché stiamo parlando di cifre notevoli e in giro ci sono campioni da prendere forti come l’attaccante uruguaiano”.
Chi al posto del Matador?
“Gomez e Dzeko sono sostituti all’altezza della situazione. Hanno un modo di giocare simile, anche se entrambi sono differenti da Cavani. Io preferisco il centravanti del Bayern, forse perché l’ho ammirato spesso da vicino: è un tipo prettamente da area di rigore, sarebbe perfetto per gli schemi di Benitez. Paradossalmente la partenza di Cavani può essere un vantaggio per Hamsik e Insigne, che così avranno maggiori spazi per sprigionare le proprie giocate. E per lo stesso Pandev. Hamsik è destinato a diventare il vero leader azzurro, liberato dai compiti di mediano potrebbe dedicarsi completamente alla rifinitura e alle conclusioni personali”.
Nel 4-2-3-1 di Benitez i due centrocampisti davanti alla difesa ricoprono un ruolo fondamentale per gli equilibri tattici: prima si parlava di Mascherano, adesso di Gonalons.
“Ci vorrebbe uno come me, capace di contrastare e far ripartire, un mediano dai piedi buoni che sappia interpretare le fasi attive e passive del gioco… Scherzi a parte, sono tutti bravi ma uno come Mascherano può garantire la differenza. Se Benitez lo ha chiesto, io farei di tutto per accontentarlo: completerebbe la squadra e si potrebbe puntare allo scudetto”.
Lo scudetto sarà l’obiettivo della prossima stagione?
“Il vero obiettivo deve essere quello di mettere in piedi una rosa di 22 elementi in grado di far bene sia in campionato che in Champions”.
Fonte: Il Mattino