Illarramendi, il prototipo del centrocampista moderno

illarramendi1La Spagna ha senza dubbio segnato una nuova era del calcio mondiale. Vincitrice degli Europei 2008 e 2012, della Coppa del Mondo 2010. Le varie Under non sono da meno, e continuano a vincere titoli su titoli, ultimo gli Europei Under 21 contro i nostri azzurrini. Proprio in quest’ultima competizione la superiorità spagnola rispetto alle altre squadre è stata evidente; la rosa era composta da giocatori già affermati, titolari nei loro club di appartenenza e con una bella dose di esperienza acquisita nel corso delle loro pur giovani carriere. Nella nostra rubrica dei giovani talenti sarebbe troppo semplice parlarvi dei vari De Gea, Isco, Muniain, Tello o Thiago Alcantara; oggi preferiamo “premiare” un nome sconosciuto a molti prima dell’inizio dell’ Europeo, ma che a breve diventerà un Top Player ambito da grandi squadre.

Asier Illarramendi classe ’90 nasce a Guipuzcoa, provincia dei Paesi Baschi, e sin da piccolo entra nel vivaio della Real Sociedad. Nel 2010  inizia la sua carriera di centrocampista centrale con sporadiche apparizioni in prima squadra, ed a fine stagione festeggia con i suoi compagni la promozione nella Primera Division. La stagione successiva Illarra si confronta per la prima volta con calciatori di un certo livello, ma vede pochissime volte il campo con solo 3 presenze. Il 2012 è sicuramente l’anno della sua esplosione, nonostante un problema al menisco che lo tiene fermo ai box per buona parte del campionato, Asier conquista a suon di prestazioni un posto fisso nell’11 titolare e s’impone come uno dei migliori centrocampisti centrali di tutta la Primera. La Real Sociedad intanto costruisce una squadra giovanissima ma interessante dove, oltre ad Illarramendi, spiccano i nomi di Inigo Martinez, Ruben Pardo, Griezmann, Vela e Agirretxe, e nella stagione appena conclusa conquista una storica qualificazione alla prossima Champions League piazzandosi al 4° posto dietro Barcellona, Real Madrid ed Atletico.

Illarra è diventato un leader; le sue origini basche lo hanno sicuramente aiutato, ma le prestazioni in campo e la maturità che dimostra di avere, nonostante la giovane età, gli hanno permesso di entrare nel cuore dei tifosi, che a loro volta sognano che il calciatore possa percorrere le orme di Xabi Alonso (cresciuto anche egli nella Real Sociedad). Come caratteristiche Asier calcia facilmente con entrambi i piedi; da grande regista del centrocampo si dedica all’impostazione del gioco, ma non disdegna il ruolo di interditore. Chi ha avuto il piacere di vederlo all’opera nell’Europeo Under21 non ha potuto fare a meno di apprezzare il suo gioco fatto di lanci millimetrici, passaggi filtranti e improvvise accelerazioni. Chiaramente è un altro grande interprete del tiki-taka tanto caro agli spagnoli. E’ stato senza dubbio uno dei migliori giocatori della competizione internazionale, e l’Arsenal sembra disposta a fare follie per portarlo a Londra. Intanto con talenti del genere la Spagna può ben sperare di ottenere tanti altri successi per i prossimi anni, senza rischiare di subire troppo l’inevitabile cambio generazionale.

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