Mario Gomez, i retroscena del sì alla Fiorentina e del rifiuto al Napoli

Gomez-Mario-e1353686139340La fumata è stata viola. Gomez alla Fiorentina e non al Napoli, che pure offriva al Bayern una cifra superiore per assicurarsi il cartellino del giocatore: 20 contro i 17 del club viola, bonus esclusi, per una volta tanto sono state dribblate le leggi del mercato e del business calcistico. Ma perché allora l’ex Bayern ha preferito accasarsi a Firenze e non giocare la Champions? Più motivi hanno spinto lo spilungone tedesco a declinare l’invito telefonico che gli è stato rivolto sabato sera da Benitez. “Mi dispiace, mister: la sua telefonata mi inorgoglisce ma ho già dato la mia parola d’onore alla Fiorentina” ha precisato Gomez a Rafa che cercava invano di convincerlo.

Il bomber tedesco ha una moglie che si occupa di moda e che conosce Firenze, città molto gradita alla coppia. Lo stesso Gomez ha manifestato il desiderio di crearsi un lavoro alternativo a quello calcistico nel campo dell’abbigliamento maschile. È testimonial del marchio Hugo Boss, che ha sede proprio a Firenze, la capitale del tessile made in Italy. E poi la famiglia Della Valle opera in questo settore e, tra i vari incentivi prospettati al centravanti dall’inizio della trattativa, c’è pure un contratto di sponsorizzazione con un’azienda di loro proprietà. Altro intoppo che ha frenato il matrimonio tra Gomez e il Napoli è quello legato ai diritti d’immagine. Il Napoli li vuole tutti per sé e non fa eccezione alcuna: Gomez era abituato alla stessa maniera al Bayern. A Firenze dividerà tali diritti con il club al cinquanta per cento e per lui è in arrivo un abbinamento pubblicitario di quasi un milione d’euro con una multinazionale di abbigliamento sportivo.

Ci sarebbe stato anche un altro motivo alla base del divorzio tra Gomez e il Bayern: voci di gossip appena sussurrate che arrivano dalla Germania e che ipotizzano un litigio tra il centravanti e un compagno di squadra per questioni sentimentali. Gomez avrebbe preferito lasciare la squadra campione d’Europa per restituire tranquillità a se stesso e alla famiglia. Una scelta fatta a priori e che ovviamente non ha poi condizionato in alcun modo il passo successivo, quando cioè s’è trattato di scegliere tra Firenze e Napoli. Semplicemente, per tante ragioni, il club azzurro è arrivato tardi sul giocatore.

Fonte: Il Mattino

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