E’ arrivato a Napoli con le stigmate del giocatore che nel Real Madrid faceva solo la panchina e del quale, la Casa Blanca, voleva liberarsi per fare cassa e per fare una delle poche plusvalenze della propria storia. Stiamo parlando di Josè Maria Callejon, esterno offensivo che è arrivato all’ombra del Vesuvio firmando un contratto quinquennale e scegliendo di indossare la maglia numero 7, quella che, fino a qualche mese fa, è stata di Edinson Cavani. Ieri sera ha esordito da titolare al San Paolo nell’amichevole con il Galatasaray, giocando circa 70 minuti prima di essere sostituito con Juan Camilo Zuniga.
LA PRIMA DI CALLEJON – Tanta qualità, tanta intelligenza tattica e tanto sacrificio. E’ tutta qui la prova, più che convincente, del ragazzo cresciuto nelle giovanili del Real Madrid. Nel 4-2-3-1 di Rafa Benitez si trova che una meraviglia e si applica diligentemente nel ruolo che lo stesso tecnico spagnolo gli ha ritagliato su misura. Quello di esterno di destra che può svariare su tutto il fronte offensivo, scambiandosi spesso di ruolo con l’altra ala (ieri, nella fattispecie, Insigne).
Uno stop a seguire ad inizio match che ha infiammato il San Paolo, la capacità di ripiegare fino alla propria aria di rigore (a volte con anche troppa foga), la grande qualità nel far ripartire subito l’azione e l’intelligenza nel proporsi in profondità con grande continuità. Sicuramente le gambe erano ancora pesanti ma l’abnegazione e la volontà hanno sopperito ad una forma fisica ancora non perfetta. Le premesse sono ottime e, sicuramente, lo spagnolo può diventare una delle sorprese della prossima stagione di Serie A.