45 minuti per stupire Benitez, 90 per allontanarsi da Napoli: sancito ieri il destino di tre azzurri

RadosevicIl Napoli torna con poche certezze e tante insicurezze dalla trasferta londinese. Un attacco supersonico, pronto a colpire in ogni momento e capace di sopperire alle difficoltà fisiche con qualità e tecnica, ma anche una difesa troppo ballerina e non ancora ben rodata per sopportare una stagione che si preannuncia lunga e faticosa. Dopo il pareggio ben augurante con l’Arsenal, dovuto ad un crollo fisico nella seconda metà del match dopo una partenza scoppiettante, la sconfitta con il Porto di ieri ha fatto risuonare alcuni allarmi in casa Napoli, soprattutto per quanto riguarda la condizione atletica delle seconde linee. Qualche piacevole sorpresa per Rafa Benitez c’è stata, ma a destare preoccupazioni sono alcuni flop che potrebbero aver sottoscritto il loro addio alla maglia azzurra.

RADOSEVIC – Il croato è stato la nota positiva della giornata di ieri insieme a “bomber” Pandev. Finalmente il giovane mediano ha dimostrato di che pasta è fatto. Sembrano soltanto ricordi amari e lontani anni luce quelli che vedevano Mazzarri ignorare l’arrivo del calciatore o schierarlo terzino nelle partitine snaturandolo completamente. Le buone prestazioni in Primavera (da urlo l’esordio durante la Coppa Carnevale con una doppietta al Lecce) hanno fatto capire il reale valore del calciatore su cui Bigon aveva fortemente puntato nonostante la giovane età. Da Benitez il giovanotto croato ha avuto tanta fiducia e il ragazzo ha ripagato il sostegno dello spagnolo con tanto impegno e voglia di imparare, imponendosi nelle gerarchie di Rafa su Donadel e Gargano. Ieri all’Emirates ha mostrato impegno, corsa e cuore, ringhiando su tutti gli avversari e recuperando un gran numero di palloni. Un Behrami in miniatura dunque, e la cosa non può che far felice il neo-tecnico partenopeo. Resta da migliorare la fase d’impostazione, una maggiore precisione nelle verticalizzazioni ma con il tempo il ragazzo si farà.

FERNANDEZ – Il difensore argentino ha bucato clamorosamente la sua “prova del nove”. Benitez gli aveva dato fiducia a Dimaro, parlandogli faccia a faccia e spiegando la sua voglia di studiarlo per capire movimenti e potenzialità. L’argentino però, dopo una buona prestazione con il Galatasaray, ieri ha fatto e disfatto tutto nel giro di 17 minuti. Un primo tempo giocato con forza e sicurezza, respingendo con Gamberini ogni attacco lusitano senza soffrire più di tanto. Poi il tracollo: prima la dormita sull’assist di Quintero che permetteva a Ghilas di bucare Rafael, poi l’autogol, sfortunato, che ha definitivamente capovolto l’esito della sua prestazione e dell’intero match. Sarebbe pessimo giudicare il calciatore solo per quel maledetto lasso di tempo, ma la ricerca di un nuovo difensore destro per rafforzare la rosa (Skrtel) e la voglia di Benitez di puntare forte su Gamberini come rimpiazzo e su Albiol come titolare, potrebbero allontanare il corazziere argentino da Napoli. Il calciatore ha sin da sempre dichiarato la sua volontà di voler giocare da titolare la prossima stagione, per arrivare in forma al prossimo Mondiale con la sua Argentina. Il Napoli non sembra il posto adatto per lui, ed ecco che le sirene spagnole ed inglesi si fanno sempre più insistenti.

DOSSENA – L’uomo di fiducia di Benitez ha letteralmente tradito il suo manager ieri. Una prestazione troppo lontana dalla sufficienza, nonostante la possibilità di rinascere sotto il Vesuvio dopo l’addio a gennaio. Benitez ci credeva e ancora ci crede, ma i fatti ieri lo hanno totalmente sconfessato. In netta difficoltà fisica, soffre dal primo all’ultimo minuto sulla sinistra, fascia dalla quale arrivano i maggiori pericoli per Rafael per tutti i 90 minuti. E’ lui a tenere in gioco con Fernandez Ghilas durante l’azione del primo gol, ed è sempre lui a consegnare a Lica la palla per mettere la vittoria dei lusitani in cassaforte. Si pensava che la terra inglese potesse farlo ritornare ai fasti di Liverpool, così invece non è stato. Guardando le due partite dell’Emirates Cup, l’ex Udinese è l’ultimo della lista per quanto riguarda i terzini. Maggio, Zuniga, Mesto ed Armero tengono bene e soffrono poco, spingono e riescono ad essere lucidi palla al piede. Ora con calma si deciderà cosa fare, ma per meritare di restare in questo Napoli ci vuole un’importante inversione di rotta.

Sabato Romeo

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