Il dubbio amletico: il fumo di Londra 0 il profumo di Napoli? Il mercato è una giungla e quando il gioco si fa duro bisogna mettersi a giocare: diciotto milioni rappresentano una cifra sulla quale meditare su Luiz Gustavo (26 nello scorso luglio), l’epicentro d’un pensiero che ormai è fisso e che induce a starsene sulla riva e aspettare. Il giocatore del Bayern Monaco è in uscita e nel 4-2-3-1 di Benitez avrebbe una sua centralità e darebbe ulteriore slancio alle ambizioni di una squadra ch’è ancora da completare. “Ci piace“. Le pareti hanno crepe e il gradimento è ampio, a qualsiasi livello: quanto basta per avvicinare il Bayern, per capire se e quali margini d’intervento esistano, per scoprire che bisogna industriarsi per un braccio di ferro ad oltranza con il munifico Arsenal, al quale non mancano le sterline e per il quale non rappresenta un problema riconoscere per intero quella clausola rescissoria divenuta ormai la protagonista indiscussa d’una estate bollente.
Il contatto è nelle pieghe d’una dinamica ampia, che conduce alla trattativa attraverso un’esplorazione: Luiz Gustavo è (a tutti gli effetti) ritenuto il principale interprete d’un ruolo nel quale il Napoli ha scelto d’intervenire, è ad altissimi livelli, attraverso una strategia ad impatto morbido, perché poi servirà investire pure altrove. E allora la finestra resta spalancata e il brasiliano del Bayern Monaco rimane sotto la luce dei riflettori, in quel match a distanza con l’Arsenal che gode d’un impercettibile vantaggio.
“E’ importante che giochi con continuità per poter far parte del Brasile ai Mondiali. La situazione è delicata ed ho bisogno di andar via. Ho sentito dell’Arsenal, mi piacerebbe“, dice il giocatore. Il Napoli osserva e spera che lo scenario cambi, che non venga ulteriormente modificato dall’interessamento per il brasiliano dell’Atletico Madrid.
FONTE: Corriere dello Sport