Dal suo Napoli al Mondiale con l’Italia: Insigne ha tre missioni da svolgere

lorenzo_insigneLampi estivi a ciel perennemente sereno, parabole fulminanti ovunque. Dal pomeriggio a notte inoltrata, dal freschetto di Londra alla calura partenopea o romana. E’ l’Insigne moment: chiaro come il sole più cocente, limpido come l’acqua di fonte su cui peraltro mai come ora non ci piove. Lampo con l’Arsenal, parabola di rara precisione e bellezza alla Seleccion di un attonito Andujar. Tutto questo è già tanto, tutto questo è di sicuro il primo intrigantissimo oro colato dell’era-Benitez. Che se aveva cominciato col coccolare e confortare il gioiellino di casa, ha poi continuato a battere sul tasto della crescita di autostima già dal ritiro di Dimaro, augurandogli gol in doppia cifra.

ALTO GRADIMENTO – Entrando già da subito in sintonia col genietto napoletano ancor prima di averlo conosciuto. Confermando proprio in sede di ritiro di averlo già posto sotto la sua ala protettrice, anticipando persino una sua risposta alla domanda di un piccolo tifoso durante un incontro programmato. “Lorenzo ti trovi bene col mister?” ecco il quesito spontaneo, seguito dalla pronta risposta dello spagnolo: “Deve dire per forza di sì” . E tutti a divertirsi, tutto fa empatia in questo momento. Rafa lo sa, e Lorenzinho di certo apprezza e se ne compiace, regalando sprazzi di calcio eccelso e pure gioioso nelle sue apparizioni.

OBIETTIVI – E’ il fine che giustifica i mezzi che avanza. Anzi la doppia finalità di volere a tutti i costi lottare per il tricolore e poi far parte della spedizione in Brasile dell’anno prossimo. Obiettivi di sicura presa per uno come lui che di mezzi ne possiede, eccome. Già sotto gli occhi di tutti, di una schiera di estimatori che lievita col passare delle ore. Che va a formare un piccolo ma più che convinto esercito di intenditori disposti ad assicurargli una linea di credito molto estesa. “Lui ha personalità” ecco l’asserzione convinta del Cesare CT che ha già cominciato a dare a Lorenzo quel che spetta a Lorenzo. Oltre ai complimenti, anche l’opportunità di crescere ulteriormente dal punto di vista della personalità, quella che poi serve per affinare i mezzi. Per portarselo oltre oceano, per evidentemente provare a ritagliargli un ruolo di primo piano in vista dei Mondiali.

SECONDO FINE – Però lui avrà anche modo di dedicarsi appieno a quell’altra opzione, quella cioè di provare a migliorare la piazza d’onore dell’ultima stagione. Provando a completare e far quadrare con le sue giocate il disegno tattico di una squadra che ha cambiato connotati e atteggiamento, in cui però dovrebbe riuscire a trovare più spazio ma soprattutto modo per sviluppare i suoi temi preferiti. Quelli che ormai tutti conoscono. Più delle 37 presenze che pure gli aveva assicurato Mazzarri, ma del tutto frammentate, ottenendo peraltro risposte più che adeguate. L’oro di Napoli non si tocca, ma si lucida e si espone in pianta stabile.

CONFERME – A caccia di conferme ora, dopo quelle di tanti, anche quelle che dovrebbero arrivare dalla società. Perché un allungamento e adeguamento del contratto equivarrebbe ad un chiaro ed imprescindibile segnale: tenersi ben stretto quel gioiello destinato ad acquisire sicuro valore nel tempo. “Dobbiamo solo incontrarci. Lorenzo vuole rimanere a Napoli per tutta la vita e anche la società vuole tenerlo per molto tempo” parole ribadite ancora dal procuratore Antonio Ottaiano a Radio Goal. Parole che preludono ai fatti, non soltanto parole. C’è un contratto che scade il 30 giugno del 2017, che potrebbe essere prolungato di un anno; c’è un ingaggio da adeguare al valore del ragazzo. L’incontro ci sarà, questione di poco, Forse inizio settimana prossima, fa nulla che sarà già andata la prima di campionato. Tanto di lì nessuno vuole scappare.

Fonte: Il Corriere dello Sport

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