L’orgogliosa cresta, inconfondibile per i tifosi del Napoli, è diventata un monumento alla fedeltà calcistica. Marek Hamsik è ormai la bandiera di una squadra moderna che ha rovesciato il vecchio cliché della nostalgia. C’è chi ha scelto Milano o Parigi. Lui invece, lo slovacco che solo per sbaglio non è nato all’ombra del Vesuvio, preferisce strizzare l’occhio al futuro con rinnovata fiducia. Benitez e Higuain sono le novità, il ragazzo dell’est dall’acconciatura scolpita è la presenza rassicurante, il campione che ha scelto la maglia azzurra per aggiornare la storia senza la paura di esporsi. Lo scudetto non è più quella parola tabù, ma una piena consapevolezza. Il presidente Aurelio De Laurentiis, del resto, ha costruito un sogno da 80 milioni di euro, quindi è persino inutile nascondersi. Per Hamsik, poi, sarebbe impossibile passare inosservato. Quella capigliatura da ultimo dei mohicani, gli occhialini da intellettuale indossati abitualmente al termine dell’allenamento e un’analisi lucida di quello che accadrà, a cominciare da domenica sera al San Paolo contro il Bologna. “Il Napoli vuole stupire” è questo il titolo provvisorio di una stagione che si preannuncia intensa. Penna, calamaio e pagina bianca da riempire. Il giocatore non ha il blocco dello scrittore. Lo stile è essenziale. I campioni, del resto non hanno bisogno di troppi fronzoli per dimostrare la loro classe. Le cifre di Hamsik sono dense di significato: 262 presenze e 70 gol in sette stagioni. E c’è ancora tempo per scalare tutti i primati.
Andiamo subito al sodo, Hamsik. Il Napoli è più forte della Juventus?
“Questo lo deciderà il campo. Noi comunque abbiamo dimostrato il nostro valore”.
Siete pronti, dunque, per conquistare il campionato?
“I bianconeri restano favoriti, ma noi non abbiamo paura di nessuno. Abbiamo tutto per battere la Juve, del resto ripartiamo da un secondo posto, non bisogna dimenticarlo”.
Il tricolore sarà un discorso solo tra voi e i bianconeri?
“Non credo, la Serie A sta tornando competitiva. Non dimentichiamo Milan e Inter. Occhio pure alla Fiorentina: ha già sfiorato la Champions e si è rinforzata proprio come il Napoli”.
Rafa Benitez è il suo nuovo allenatore.
“Mi piace tanto. Ha un curriculum che parla da solo. Può aiutarci a vincere. Propone un gioco piacevole e allo stesso tempo redditizio”.
Quali sono le differenze con Mazzarri?
“Basta dare un’occhiata al mercato. Sono stati acquistati tanti giocatori di qualità. Per me, questa è la strada giusta”.
C’è un nuovo modulo, il 4-2-3-1.
“Il feeling con questo modulo è ottimo e lo abbiamo confermato nelle amichevoli collezionando buoni risultati contro formazioni che disputeranno la Champions. Naturalmente, dovremo essere all’altezza sin da subito contro il Bologna”.
Lei agirà trequartista. Preferisce i gol o gli assist?
“Per me un passaggio decisivo equivale ad una rete, davvero. L’anno scorso sono stato il migliore in serie A in questa speciale classifica e mi piacerebbe ripetermi. Questo ruolo mi piace, naturalmente sono pronto a giocare pure mediano in qualche circostanza se dovesse servire”.
Dovrà aiutare un certo Gonzalo Higuain a segnare.
“Era l’attaccante del Real Madrid, uno dei club più importanti al mondo. È bello giocare con lui”.
Riuscirà a cancellare Cavani?
“Cavani ha fatto benissimo. Ha segnato 104 gol in tre stagioni, non sarà facile eguagliarlo. Higuain, comunque, è un attaccante fortissimo. È veloce e potente”.
A proposito di Cavani, perché è andato via secondo lei?
“Sono decisioni personali e non mi permetto di commentare. Però so una cosa: mi piacerebbe sfidare lui e il Pocho Lavezzi in Champions League. Sarebbe un bel confronto”.
Invece lei, Hamsik, ha scelto di restare: c’erano molti club in fila per averla, ma ha appena rinnovato il contratto fino al 2018.
“Mi trovo benissimo, non ci sono motivi per andare altrove. Qui c’è tutto per fare bene”.
Qual è il suo rapporto con la città?
“Intenso. Ci sono cresciuto e ormai mi sono integrato perfettamente”.
Immagina un suo futuro a Napoli dopo il calcio?
“Perché no? Ho anche comprato una casa. Napoli fa parte di me”.
Lei ha due figli, Christian e Lucas, seguiranno le sue orme?
“È troppo presto per dirlo. Sono piccoli. Vedremo”.
Chiuderà la carriera a Napoli?
“Non penso ancora a quando mi ritirerò, ho appena 26 anni. So di essere un punto di riferimento dei tifosi e mi fa piacere”.
Diventerà capitano?
“Ora la fascia è di Paolo Cannavaro, tra qualche anno vedremo”.
Come le piacerebbe essere ricordato dal suo pubblico quando avrà smesso?
“Esagero: vorrei superare il record di gol di Diego Armando Maradona e conquistare qualcosa d’importante”.
Meglio andare avanti in Champions o lo scudetto?
“Voglio vincere: lo scudetto senza dubbio”.
Chi sarà il nuovo capocannoniere della serie A?
“Di Natale o Balotelli”.
E Higuain?
“Da buon napoletano acquisito, sono diventato scaramantico e quindi non lo dico”.
Fonte: Repubblica