TRASPORTI SAN PAOLO – Tra i due litiganti, il tifoso soccombe. Mentre il Napoli di Benitez prepara tra gli ultimi fuochi di mercato l’esordio in campionato col Bologna (stasera, ore 20.45), Regione e Comune battibeccano sull’opportunità di dare a Trenitalia i soldi necessari per garantire le corse extra dopo la partita. «Con quello che sta soffrendo la gente sul piano del trasporto pubblico, mi vergognerei ad utilizzare un solo euro per un incontro di calcio». Le parole di Sergio Vetrella, assessore regionale ai Trasporti, sono granitiche.
«Non condividiamo per niente la rigidità di Vetrella – ribatte il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano -. È un evento di massa, la gente ha diritto a poter tornare a casa».
Il risultato, al netto dello scontro tra i Palazzi, è un nulla di fatto. Nel sabato del villaggio pallonaro, tra le incognite sulla campagna acquisti e quelle sul nuovo modulo, l’unica indubitabile certezza è che stasera chi andrà al San Paolo, per rientrare, non potrà contare sulla metro.
Lo annuncia un comunicato del Comune, rendendo noto che «Trenitalia non ha raggiunto con la Regione un accordo per prolungare il servizio della linea Stazione Centrale-Campi Flegrei-Pozzuoli oltre l’orario ordinario». Insomma: ultima fermata, Fuorigrotta. Da quella stazione, dopo le 22.13, non partiranno altri treni. Almeno per stasera.
Perché se il dibattito sulle competenze divide, la necessità di trovare una via d’uscita unisce. «Ho ribadito al prefetto quello che dico da due anni: il problema va risolto in modo strutturale, considerando però che non si tratta di servizi essenziali, gli unici che la Regione è tenuta a garantire», osserva Vetrella. Sodano si spinge ben oltre: «Stavolta ci abbiamo provato fino all’ultimo, invano. Ma bisogna trovare un rimedio: i cittadini hanno diritto anche allo svago e al tempo libero, non solo ad andare a scuola o al lavoro. Sono state fatte già troppe economie nel trasporto pubblico e i risultati, soprattutto sulla Circumvesuviana, sono sotto gli occhi di tutti. Quella di cui parliamo è una tratta di competenza della Regione e, considerato che tra le partite di Champions e quelle di campionato il Napoli giocherà quasi sempre in notturna, non possiamo ricordarci di questa esigenza sistematicamente il giorno prima. Solleciteremo un tavolo in Prefettura – assicura Sodano – per risolvere la vicenda una volta per tutte e, se necessario, faremo la nostra parte».
Tra i due litiganti, intanto, il terzo fa sapere, suscitando il disappunto dell’assessore Vetrella, di non voler impegnare altre risorse per i treni extra in occasione delle gare interne. «Solo ieri pomeriggio la Prefettura mi ha fatto sapere che il Calcio Napoli non aveva più intenzione di dare il proprio contributo, come ha fatto l’anno scorso. Potete immaginare la mia meraviglia e la mia perplessità di fronte ai tanti milioni spesi per acquistare i calciatori. Portare la gente allo stadio è un loro interesse, tra l’altro si tratta di circa 70mila euro per l’intera stagione. Una somma che si potrebbe ridurre collegando il biglietto del treno con quello della partita».
Al centro della contesa, una linea ferroviaria che, pur insistendo nel territorio napoletano, è oggetto di un contratto di servizio fra Trenitalia e la Regione. Vetrella ribadisce: «Abbiamo già le nostre difficoltà ad assicurare i servizi minimi, il Napoli, non se ne può chiamare fuori».
La società non replica, ma lo staff di De Laurentiis appare «sorpreso»: il contributo straordinario stanziato per la stagione 2012-2013 su richiesta dell’allora prefetto De Martino è stato esaurito, infatti, con la partita Napoli-Inter dello scorso 5 maggio. Prima dell’inizio di questa stagione, trapela da Castelvolturno, non sono giunte ulteriori richieste da parte della Prefettura o della Regione in questo senso.
fonte: Il Mattino