Il calcio, questione di business, sentimenti e motivazioni. Sono tantissimi i fattori che lasciano oscillare l’ago della bilancia dalla parte di una squadra piuttosto che di un’altra, maturando magari l’esigenza di cambiare aria o restare ancora nel club di appartenenza. Tutte sensazioni che conosce bene Camilo Zuniga, in scadenza di contratto con il Napoli il prossimo anno ed indeciso sul da farsi. Alle porte infatti ci sono le sirene della Juventus che lo tentano, dall’altra l’offerta stellare del club Di Laurentiis con circa 3 milioni di ingaggio (2,5 milioni più bonus), il 40% in più rispetto a quanto i bianconeri erano disposti a pagare al giocatore.
Qual è il problema allora, verrebbe da dire? Non è dato sapere, fatto sta che l’esterno sta temporeggiando ancora, in attesa di schiarirsi le idee. Sulla carta la permanenza a Napoli dovrebbe essere scontata, ancor più dopo la pace fatta al “San Paolo” con i propri tifosi nell’amichevole di inizio agosto contro il Galatasaray, saltellando persino ripetutamente al coro della curva “chi non salta juventino è“. Chiarissimo De Laurentiis sull’argomento, come ha dichiarato oggi alla radio ufficiale del Napoli: “E’ tutto nelle mani di Zuniga, noi stiamo facendo di tutto per trattenerlo ma credo che il suo procuratore stia giocando al rialzo. Sarebbe molto strano poi volere la cessione alla Juve dopo aver saltellato al coro degli ultras”.
Un ragionamento che non fa una piega ma si sa, il calcio è tutto tranne che razionalità. Il mercato fino al 2 settembre è aperto ed ogni scenario è ancora possibile: la speranza dei tifosi è che Zuniga resti al Napoli dopo la bella prestazione di quantità e qualità contro il Bologna ma in caso di forti indecisioni forse la miglior scelta sarebbe davvero quella di cambiare aria.
Alessia Bartiromo
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