Bigon: pacco, paccotto e contropacco

napoli_allenamento_castel_volturno_spazionapoli_foto (63)_rinaudo_donadelDal suo arrivo a Napoli nel 2009 Riccardo Bigon, si è sempre dovuto districare in situazioni non proprio agevoli. Per colpe proprie o delle precedenti gestioni, il direttore si è ritrovato con un esercito di giocatori mediocri da piazzare: vere e proprie “mannaie” per le casse azzurre, giocatori sopravvalutati, con ingaggi onerosi e pluriennali, acquistati il più delle volte sotto suggerimento del tanto decantato scouting del Napoli che fin’ora non ha prodotto nessun campione.

Puntualmente, in ogni sessione di mercato, dal suo arrivo si è dovuto cimentare nel mercato più difficile del calcio moderno: il mercato in uscita. In questo tipo di lavoro il nostro direttore si è sempre dimostrato un vero e proprio leone, riuscendo a piazzare i tanti esuberi tra campionati esteri e serie minori.

In Bigon è riposta la fiducia di tanti tifosi azzurri, per liberarsi degli ultimi “pacchi” rimasti (Gargano, Dossena e Donadel), dai soldi risparmiati con i loro ingaggi e dal piccolo tesoretto che si riuscirà a ricavare dall’uruguaiano, poco meno di 5 milioni, il Napoli cercherà di regalare a Benitez le ultime due pedine per lo scacchiere azzurro: un difensore rapido e un centrocampista che disegni le geometrie della squadra.

Mancano pochi giorni alla chiusura del calciomercato e non ultimare questo mosaico sarebbe davvero un peccato.

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