NEW YORK. Come ai tempi di Maradona, anche se allora era un’altra cosa perché non c’era la possibilità di assistere sempre alle partite del Napoli. «Lo stesso entusiasmo e io posso dirlo perché vivo in America da ventisette anni», racconta il professore Antonio Giordano, oncologo di fama mondiale, direttore dell’istituto Sbarro a Filadelfia, un tifoso doc che ha seguito per una settimana la preparazione della squadra nel ritiro precampionato a Dimaro.
Giordano, ieri, è stato uno dei settanta spettatori – napoletani ma anche americani, conquistati dal gioco di Rafa Benitez – presenti nel ristorante «Ribalta», nel cuore di Manhattan. C’era anche Massimo Agostini, attaccante del Napoli nel ’94. Il proprietario è Rosario Procino, che si è trasferito quindici anni fa a New York. Ha aperto il locale e ha poi rilanciato il club di tifosi di New York. «Si chiama Napoli Club NYC – spiega Procino – e ad oggi ha una quarantina di iscritti ufficiali ma già quasi 500 followers su Facebook. La comunità si sta estendendo sempre più e questo anche grazie ai risultati del Napoli, una squadra brillante e vincente».
Settanta tifosi in sala. Dopo la festa con sciarpe e bandiere azzurre, hanno degustato prelibatezze napoletane preparate dallo chef Pasquale Cozzolino. «Il “menu partita” – racconta Procino – prevedeva pasta e patate con la provola, rigorosamente preparata con la pasta Garofalo a forma di N fatta per il Napoli…». Tifosi anche a tavola, ovviamente.
fonte: Ilaria Puglia per Il Mattino