UEFA Youth League, anche le giovanili nella Coppa dalle grandi orecchie

1966732_w21La vecchia Coppa dei Campioni ringiovanisce nella sua versione junior. Nel 2010 la ECA, European Club Association, insieme ai rappresentanti di molte società di calcio e a numerosi partner economici del football, presentano una proposta alla UEFA, per richiedere la fondazione e l’organizzazione di un nuovo torneo internazionale per under 19.

L’idea affonda le sue radici nella prima edizione, se così si può definire, della UEFA Champions League per giovanili, disputata nel 2010 da Inter e Bayern Monaco e denominata Champions under 18 Challenge. Sfida vinta dai nerazzurri per 2 a 0. La finale unica del 2010 è l’inizio della realizzazione della UEFA Youth League, versione giovanile dell’attuale Champions league, e riservata alle formazioni under 19.

La prima edizione è prevista proprio per la stagione 2013\2014, e coinvolgerà i club di molti paesi europei, con l’obiettivo di formare già in età giovanissima i futuri calciatori della Coppa dei Campioni “maggiore”. Un torneo massimo per giovani promesse che abitui subito gli atleti alla tensione del trofeo per squadre di club più ambito del mondo.

Intanto, come prevedibile, le tv internazionali non hanno perso tempo per accaparrarsi i diritti di trasmissione per questa nuova competizione, che qualcuno considera l’evoluzione della NextGen Series, torneo già sperimentato da squadre di club europee, ma mai riconosciuto ufficialmente dalla UEFA.

Eurosport sarà il gestore televisivo per il biennio 2013\2015. Il debutto televisivo è previsto per la gara tra Mancheter United e Bayern Leverkusen, in programma martedì 17 settembre.

La formula prevede che le 32 squadre qualificate per la fase a gironi della Champions “maggiore”, disputino, con le compagini under 19, la corrispondente Youth League, che, a differenza della competizione classica, prevede che gli ottavi e i quarti si giochino in gara unica e non con doppia sfida andata e ritorno.

La UEFA Events è l’organismo predisposto dalla federazione europea per il controllo e la gestione dell’evento, che si prevede già affollato di molti partner finanziari, del mondo dello sport, dell’immagine e delle sponsorizzazioni.

Quello che inizialmente si profilava come un evento sperimentale, rischia di diventare già un’occasione appetibile per investitori e club, sia per allargare le opportunità di introito che per potenziare i margini di miglioramento del calcio giovanile.

La UEFA, inoltre, disporrà della Team Marketing AG, un’agenzia di marketing esclusiva per l’ottimizzazione dei diritti commerciali e multimediali della manifestazione. Non poteva essere altrimenti. Prima o poi, anche il crescente calcio giovanile, che poco a poco si sta imponendo alla ribalta del soccer che conta, avrebbe fatto capolino all’attenzione mediatica ed economica. Probabilmente, chi di dovere baderà bene a tenere tanto separati quanto condivisi, a seconda delle convenienze, i piani del calcio dei “grandi” da quelli dei “piccoli”.

Sebastiano Di Paolo

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