Pepe Reina l’istrionico portiere venuto da Liverpool è già entrato nei cuori dei tifosi azzurri, trovando il feeling giusto con la piazza fin dalle prime uscite. Lo spagnolo, a suon di parate ed energiche esultanze, ha subito assunto i gradi di leader e di uomo spogliatoio nella nuova squadra che Benitez sta plasmando a proprio piacimento partita dopo partita e vittoria dopo vittoria. Fortemente voluto dall’allenatore madrileno per il suo carisma, la sua personalità e anche per l’acclamata abilità nel giocare i palloni con i piedi: qualità fondamentale per un estremo difensore nel calcio moderno che permette così ai compagni di rifugiarsi indietro con sicurezza e senza affanno. Il nuovo guardiano della porta del Napoli, figlio d’arte essendo suo padre l’ex portiere dell’Atletico Madrid Miguel Reina, non fa dello stile il suo punto di forza ma si è sempre dimostrato in carriera portiere estremamente efficace ed affidabile.
E’ stato eletto fin da subito idolo della curva, facendo innamorare i tifosi con le sue esplosive esultanze, condite da salti, urla e corse folli attraverso la sua area di rigore. E’ un vero trascinatore, guida con la sua voce lo svolgersi dell’azione da parte dei compagni. Soffre e si dimena per un’azione andata male, ma poi esplode in tutta la sua gioia quando il Napoli si avvicina minaccioso all’area di rigore avversaria e arriva al gol facendo esplodere lo stadio. Per un popolo che vive di passione viscerale e amore irrazionale non poteva esserci un numero 1 migliore. Uno scaramantico tra gli scaramantici: il portierone azzurro, a Liverpool, faceva sempre il pieno alla stazione di benzina vicino allo stadio, è un suo “talismano” prima di ogni gara. Siamo sicuri che non vorrà abbandonare questa tradizione, coltivando anche a Napoli questa sua piccola “mania”.
Ha saputo raccogliere la pesante eredità di Morgan De Sanctis in tutti i sensi, infatti Pepe così come Morgan è un one man show, un giocherellone, un autentico mattatore. Strepitosa e ormai storica la sua performance in occasione della vittoria del Mondiale della Nazionale spagnola nel 2010 in Sud Africa quando s’improvvisò presentatore davanti al pubblico in delirio, dando spettacolo con una fantastica presentazione della squadra.
Un altro aspetto che lo rende già beniamino del pubblico di Fuorigrotta è il suo rito prima di entrare in campo, un’usanza da vero condottiero: Pepe è solito abbracciare tutti i suoi compagni nel sottopassaggio prima di salire la fatidica scaletta, dove l’adrenalina sale a mille e le emozioni sono incontrollabili. Insomma, il portiere spagnolo si è preso subito il Napoli e i suoi tifosi. Un acquisto di assoluto spessore calcistico ma soprattutto umano. Dall’alto della sua esperienza decennale sui migliori campi d’Europa saprà svezzare al meglio il promettente Rafael, facendo da chioccia alla giovane promessa brasiliana che dovrà farsi trovare pronto in questa stagione ricca di impegni da onorare.
Antonio Allard