Un conto aperto per il Diavolo, un precedente confortante per il Napoli. Quando il destino mette di fronte Benitez e il Milan non si può non tornare indietro con la memoria. Non certo al novembre del 2010 quando Rafa, da allenatore dell’Inter, perdeva la stracittadina milanese. Ma più in là nel tempo, all’ormai leggendaria finale di Champions League del 2005 tra Liverpool e Milan: Gerrard contro Kakà, Benitez contro Ancelotti. Un gara ricordata negli annali come la più incredibile delle finali. È il 25 maggio 2005, si gioca a Istanbul e il Milan passa in vantaggio al 1’ con un gol di Paolo Maldini. Il Diavolo chiude il primo tempo con un esaltante 3-0, grazie alla successiva doppietta di Crespo. Sembra finita, i ventimila tifosi del Diavolo presenti all’ “Ataturk” iniziano già a festeggiare. Succede invece l’imponderabile, Benitez compie il capolavoro motivando nell’intervallo la squadra con queste parole, come anni dopo rivelerà Riise: “Ascoltate i tifosi, hanno fede. Usciamo e mostriamo che non abbiamo rinunciato. Facciamo il primo gol poi, lo sappiamo, tutto può succedere”.Rafa passa dal 4-4-1-1 al 4-2-3-1 avanzando Gerrard e Luis Garcia sulla linea di Smicer alle spalle di Baros. Ed in appena 6 minuti si materializza la missione impossibile con i gol di Gerrard, Smicer e Xabi Alonso. I 40mila tifosi inglesi esultano, il Milan pare annichilito, nei supplementari si rianima ma trova nel portiere polacco Jerzy Dudek un ostacolo insormontabile. Ai rigori, emulando Grobbelaar, balla sulla riga e para due penalty decisivi: il Liverpool vince la Champions, esplode la festa dei Reds, è il trionfo di Benitez, che aveva già eliminato Leverkusen, Chelsea e Juventus. I tifosi inglesi, impazziti di gioia, cantano “You’ll never walk alone” dinanzi a Maradona, presente in tribuna per commentare la partita per la tv, e a Sheva in lacrime. Benitez, più magro e senza pizzetto, solleva la coppa con il capitano Gerrard e, al ritorno in Inghilterra, sarà trattato come un eroe, godendosi 500mila tifosi dal pullman scoperto e capendo fino in fondo il significato della frase “Above us only sky” scolpita nell’aeroporto John Lennon.
Il Milan si vendicherà con il Liverpool di Benitezdue anni dopo, battendolo in finale Champions per 2-1, ma l’impresa del 2005 non è stata cancellata. Benitez ci riprova ora, visto che il Napoli non vince nella Milano rossonera da 27 anni. E se è vero che “questo Napoli assomiglia al mio Liverpool” come più volte riferito da Rafa, ci sarà da divertirsi.
Fonte: Il Mattino