San Siro ai piedi del Napoli: sbancata la Scala del calcio 27 anni dopo

Milan - Napoli 1Un portiere, Reina, che ha interrotto a 21 la proverbiale striscia di rigori di Balotelli e ha parato quasi tutto il resto. Un centravanti, Higuain, che ha segnato il quarto gol consecutivo e ha trascinato la squadra. Nel mezzo un grande Napoli che ha espugnato la casa del Milan come non gli riusciva da 27 anni. Stesso risultato, 2-1. Allora: Maradona, Giordano; oggi Britos e Higuain. Allora arrivò lo scudetto, oggi è impossibile non sognarlo. E non solo per il primo posto in classifica condiviso con la Roma. La migliore promessa di felicità resta la qualità del gioco trapiantata da Benitez che ha dato al Napoli una personalità nuova. Mai visto entrare a San Siro in questo modo, come se fosse casa sua. Benitez non si è aggrappato agli eroi di mercoledì della Champions. Ha tenuto fuori due pedine cardine come Maggio ed Inler in uno scontro diretto per dimostrare che si fida allo stesso modo di Mesto e di Dzemaili. Anche così si fa crescere una squadra e la sua autostima.

Povero Milan Il Milan può consolarsi in un modo solo: un anno fa aveva un punto in meno, poi… Ma è dura consolarsi vedendo questo Napoli e la Roma già a + 8 e Fiorentina, Juve, Inter a +6. Dura consolarsi se l’uomo della provvidenza diventa Birsa, se ci si deve arrangiare con l’inconsistenza di Emanuelson, se Matri è questo. De Jong ha fatto il suo sradicando palloni, ma chi li gioca poi? Solo recuperando la qualità di Montolivo e augurandosi un rigurgito di vero Kakà, questo Milan può mostrare una logica di gioco che, al momento, non ha. Per lunghi tratti, è stato Balotelli-Napoli. Mario ha sbagliato un rigore pesante, ma ha fatto gol, ha martellato Reina e traversa. Tornava a prendere palla e puntava la porta da solo, come Ibra quando intuiva il deserto attorno e s’infuriava. A partita finita, ha perso i nervi e si è fatto cacciare. A immaginare questo Milan senza Balotelli, vengono i brividi.

Subito Napoli Pronti, via e sembra di essere a Reggio Emilia, con il Napoli che fa l’Inter e il Milan il Sassuolo. Per la facilità irrisoria con cui la squadra di Benitez arriva al tiro e per gli strafalcioni in chiusura e in appoggio di quella di Allegri. Minuto 4: Insigne scodella per Behrami che spreca a centroarea. Minuto 5: Zapata perde una palla sciagurata che Higuain tuona dal limite con Abbiati immobile. Fuori di un amen. Minuto 6: la sentenza. Punizione di Callejon, Albiol rimette al centro dal secondo palo, Britos schiaccia in rete. Ora, i difensori centrali in genere di testa ci sanno fare. Meglio badare a loro che a Insigne, no? Un incubo i primi dieci minuti, che Balotelli chiude con un sinistro isterico su Reina.

Solo Mario Ecco, il Sassuolo Mario non ce l’ha. Nel resto del tempo, la forbice si chiude perché il Milan recupera almeno lo spirito da battaglia che lo ha portato oltre il Celtic. E anche perché il Napoli non continua le sue ondate di gioco, ma rallenta e palleggia, temendo forse le fatiche di coppa. C’è anche il sospetto di una certa supponenza, soprattutto a considerare la leggerezza di certe giocate di Insigne. Anche per questo Benitez non sarà contento. E quando parla di “peggior Napoli della stagione” lo fa proprio per evitare altra supponenza.

Ancora Higuain Buon per il Napoli che il Milan, al di là delle fiammate di Balotelli, è veramente poca cosa. Alla fine Allegri ha scelto Birsa, ma non come trequartista: sta a destra per allargare la difesa azzurra e favorire le incursioni. Ma chi entra? Muntari? Matri in mezzo aspetta cross che non arrivano e non offre una sponda buona. Far salire la palla è un’impresa. Il Napoli sbaglia a non cercare con più insistenza il k.o. Tener vivo il Diavolo, anche se povero, può costare caro, come hanno sperimentato Torino e Celtic. Lo deve pensare anche Higuain al 9’ della ripresa quando raccoglie una rimessa laterale e la scaraventa alle spalle del complice Abbiati con istinto e movimenti da 9 di razza. La quasi storica parata di Reina sul rigore dell’ex infallibile Balotelli avvilisce definitivamente il Milan che ha il merito di provarci con orgoglio fino alla fine e di trovare il gol con Balotelli. Troppo tardi. Troppo Napoli.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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