Applausi.
E’ questo quello che i sessantamila del San Paolo hanno tributato agli azzurri al termine di una gara storta, forse sentita troppo, e che li ha visti uscire sconfitti contro l’Udinese della “bestia nera” Guidolin (Coppa Italia ’97, sconfitta casalinga contro il Parma la scorsa stagione). Onestamente infierire verbalmente su una squadra che al di là di tutto ci ha provato sarebbe scorretto, ma è giusto sottolineare come forse il Napoli ieri abbia pagato un logorio mentale per la lunga rincorsa che ha pesato in termini di lucidità e nervosismo sulla prestazione complessiva e su quelle individuali da Cavani in giù.
Ma non è finita ieri la stagione, c’è da continuare la corsa e portare a casa la qualificazione diretta in Champions League, obiettivo che alla vigilia della stagione appariva lontanissimo e addirittura non pronosticato nemmeno dal tifoso più ottimista. E’ vero che l’appetito vien mangiando ma sarebbe assurdo scoraggiarsi per aver forse fallito nella rincorsa scudetto, per la quale rimane un pizzico d’amaro in bocca che però non può cancellare una stagione fin qui straordinaria.
Si guardi alla prossima gara, -5 al traguardo, e il Napoli contro tutto e tutti è ancora lì. Avanti!
Andrea Iovene