Niente spostamento a dicembre, Roma-Napoli del prossimo 19 ottobre, a cui la classifica oggi riserva lo status di partitissima, potrebbe «salvarsi» con un’inversione di campo. L’andata andrebbe in scena al San Paolo, il ritorno del 9 marzo all’Olimpico. Il tutto salvaguardando le indicazioni del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che per ora ha «chiesto» lo slittamento per la concomitanza con le due manifestazioni No Tav, ma potrebbe alla fine «imporre» anche il cambiamento di calendario.
E così ieri, ai margini del Consiglio Federale e del vertice Aic-Lega sul contratto collettivo dei calciatori, la vicenda s’è presa un bel po’ delle parole del palazzo di via Allegri. Lo spostamento a dicembre ha decisamente perso quota, ancora peggio l’ipotesi di andare a gennaio. «Sarebbe falsare il campionato», il parere di molti. Meglio l’inversione di campo. All’andata, dunque, Roma-Napoli diventerebbe Napoli-Roma, confermando Atalanta-Lazio.
Al ritorno, le due romane giocherebbero tutte e due in casa, una il sabato l’altra il lunedì. Il Sei Nazioni di rugby, l’altro padrone di casa dell’Olimpico, vede impegnati l’8 marzo gli azzurri in Irlanda, quindi nessuna controindicazione «ovale». Non solo: il remake di Italia-Francia Mondiali 2006 del 17 dicembre, una partita della solidarietà all’Olimpico per aiutare la sfida contro la malattia di Eric Abidal, sarebbe salva. L’evento sarebbe stato messo a rischio dallo spostamento di Roma-Napoli al 18 dicembre.
La decisione dovrà essere presa nei prossimi giorni dalla Lega. Tutto a posto, dunque? La presenza di De Laurentiis fa pensare che il Napoli non abbia niente in contrario. E la Roma? Per ora si trova in una posizione di attesa. La posizione di Trigoria si può riassumere così: è il Prefetto che dovrà assumersi la responsabilità della scelta, per noi Roma-Napoli resta fissata per il 19 ottobre all’Olimpico. L’ipotesi di giocare venerdì 18 è troppo stretta nel temuto weekend No Tav. Il problema è che la Roma giocherebbe tre partite fuori casa in un periodo in cui la classifica deve consolidare la partenza boom. Tuttavia la posizione della Prefettura è chiara. Una «miscela» fra partita, e che partita, e cortei è esclusa.
FONTE: Gazzetta dello Sport