Eppure tornano: perché in quel libro bianco, ci sono nomi che restano e relazioni che emergono; e la memoria, che va a ruota libera, non dimentica. Il mercato è un tormento ma però pure l’estasi: una favola d’eterna durata in un giardino che fiorisce sempre e quando gennaio s’avvicina, la frase da cogliere come un margherita è in quel messaggio subliminale lanciato da Aurelio De Laurentiis prima di volare a Los Angeles. “Una squadra non può mai essere definita completa. E poi anche chi sposa la donna più bella nel mondo dopo un po’ finisce per desiderarne altre”. Innamorarsi, dunque, è un attimo: un colpo di fulmine che sancisce l’inizio d’una storia o semplicemente un’idea. L’inverno che verrà è già scritto, poi bisognerà rileggerlo attraverso i codici del mercato che sono sempre diversi da ciò che s’immagina: ma, per cominciare, si riparte dalle fine di agosto, dal difensore centrale e dal centrocampista che manca, da ciò che serve – ma seriamente, non per il gusto di comprare – e da quel che piace.
INDIETRO TUTTA – Le gerarchie del campo sono limpidamente sintetizzate tra l’Arsenal e il Livorno e probabilmente racchiudono qualcosa di Marassi: ma Fernandez primo sostituto d’Albiol sa di scelta e immaginare Paolo Cannavaro prossimo alla separazione non rappresenta più un’utopia. Il futuro è imprevedibile ma il passato recente induce a sospettare che qualcosa possa mutare e che la ricerca del quarto centrale sia ripartita: al Liverpool c’è uno Skrtel di troppo, operazione possibile soltanto in presenza di un ravvedimento collettivo sulle cifre o magari in presenza d’una possibilità di accedere ad un prestito oneroso; altrimenti, verrà privilegiata la filosofia societaria e il Napoli resterà alla finestra per capire quali e quanti margini di intervento esistano per ammorbidire il River Plate e far concedere Eder Fabian Alvarez Balanta, colombiano perfettamente in linea con il profilo richiesto, sinistro naturale ch’è stato monitorato a sufficienza e che ha raccolto unanimi consensi.
VITA DA MEDIANO – L’esigenza riaguzza l’ingegno: in mezzo c’è un vuoto numerico, manca il quarto centrocampista con cui dar vita completamente al turnover e la crisi del Lione può riaprire per Maxime Gonalons o rilanciare Lucas Leiva, il primo più del secondo per valutazioni non solo di carattere anagrafico ma sostanzialmente legate alla compatibilità tecnico-tattica.
METTI ITURBE – Il baby d’oro del momento è Juan Manuel Iturbe Arevalos, stellina del Verona che ha incantato d’impatto: il Napoli ci andò vicino, quando però aveva occupato ogni casella occupata. Ma nulla è per sempre e l’unico ostacolo per riavvicinarsi al talento sudamericano è quella valutazione mostruosa che rappresenta un tappo: 15 milioni di euro. Ma a volte pure quelli saltano…
Fonte: Il Corriere dello Sport