Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Fabio Cannavaro ha trattato anche il tema della discriminazione territoriale e del razzismo svelando un curioso aneddoto: “Non si tratta di razzismo, è stupidità. Mi hanno chiamato “terrone” mille volte e una volta Thuram mi disse: “Tranquillo Fabio, oggi insultano più me che te”. Giocavamo a Verona”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport