E poi c’è questa storia di Javier, al secolo Mascherano. Un chiodo così fisso di Rafa (Benitez) che la logica farebbe dire un paio di cose importanti. La prima: il Barcellona è un grande club, a gennaio non ci si priva di un campione senza averlo sostituito, sarebbe una filosofia opinabile. La seconda, forse più importante della prima: in difesa non che è vivano nell’abbondanza. Piqué una garanzia certo, ma Puyol non più un bimbo e con i ragazzi (pur promettenti) della cantera non se ne cantano troppe di messe. Quindi, il Barcellona dovrebbe prima assicurarsi un Thiago Silva (la vedo durissima), oppure quel bel prospetto di Hummels (la vedo dura), oppure magari David Luiz (qui si potrebbe manovrare, ma il gioco vale la candela?). E poi dare il via libera a Javier che spinge per raggiungere Rafa suo. Sarebbe disco rosso, senza un sostituto. Però, indagando indagando, mi dicono che il Napoli ha tutt’altro che perso le speranze, che di sicuro aspetterà e che probabilmente forzerà mettendo sul piatto un assegno da 25 cocuzze in su. Mascherano subito, a gennaio, è la non tanto segreta speranza. Vedremo, della serie: nothing is impossible. Ma di sicuro resta un approdo difficile. De Laurentiis ha un cinquantino da spendere, Antonelli va bene ma non ti assicura il salto totale: buon interprete, ma non un campione, con tutto il rispetto possibile.
Mascherano dietro o in mezzo al campo? Dietro significherebbe andare ancora su Gonalons, un cinquantino basterebbe. In mezzo significherebbe provare per Skrtel (difficile), Garay (interessante), Agger (mega ingaggio), oppure chissà chi. De La non lo dice, e fa bene, ma lo pensa. Il Napoli ha un dovere: blindare uno dei primi tre posti per assicurare la prossima Champions, a maggior ragione dopo la sberla di Cassano. Perché un Napoli senza la Champions sarebbe come la carbonara senza la pancetta. Tutto questo sperando che Dortmund dia il lasciapassare per gli ottavi. Ma pensando sempre che inseguire un asso come Mascherano, provarci fino in fondo, corrisponda – in caso di aggancio riuscito – a una buona ipoteca su uno dei primi tre posti, il podio finale dell’attuale serie A. Ossigeno puro per respirare ancora grande calcio europeo.
Fonte: Alfredo Pedullà per Tuttomercatoweb