Non si può dire che il Napoli sia partito con il piede giusto, dopo la sosta di appena due settimane fa.
Infatti, gli azzurri, nelle prime due delle sette partite del tour de force, hanno perso sia la prima in campionato in casa contro il Parma di Cassano, sia la seconda in Champions League contro il Borussia Dortmund dei talenti del mago Klopp, complicando così la stagione degli uomini di Benitez su entrambi i fronti.
Sono tre le cadute consecutive degli azzurri, se si considera anche la sconfitta dello Juventus Stadium e, se si aggiungono al conto anche le prestazioni contro l’Arsenal e la Roma, non si può far altro che parlare di un Napoli, che è venuto meno nelle gare più importanti della stagione fuori dal San Paolo, che non è stato mentalmente in partita e che di conseguenza si è fatto surclassare dagli avversari.
Ma, proprio nell’ultima partita, disputata contro i vice campioni europei, è sembrato di vedere un Napoli completamente diverso rispetto alle altre partite importanti, per quanto riguarda l’approccio alla gara. Nei novanta minuti del Signal Induna Park si è vista una squadra più coraggiosa, che ha affrontato il proprio rivale senza paura, con la consapevolezza di fare risultato, contando sulle proprie forze, provandoci fino alla fine, come farebbe un top club, al di là dei propri limiti, ancora insiti in qualche reparto.
Nonostante la sconfitta, gli azzurri sono rimasti incollati mentalmente alla partita, anche quando Reus realizza il rigore del primo vantaggio tedesco e dopo il miglior momento del Napoli nel secondo tempo arriva anche il goal firmato da Blaszczykowski. Il doppio vantaggio tedesco sembra tagliare le gambe agli undici di Benitez, che, però, riescono a reagire e dal nulla trovano grazie a Insigne la rete, che accorcia le distanze e accende un fuocherello di speranza ai tifosi partenopei. Ma dopo pochi minuti un errore di Armero getta la basi per un contropiede devastante della corazzata tedesca, che con Aubameyang porta di nuovo al sicuro il risultato contro un Napoli sempre vivo.
Il perché di questa analisi è da rilevare in vista di una possibile svolta nella testa degli azzurri, che, per compiere il definitivo salto di qualità, dovranno disputare le partite più importanti con questo atteggiamento e la sconfitta contro i tedeschi può essere proprio il segnale giusto.
A mettere alla prova Higuain e i suoi compagni, sarà proprio la Lazio, che in campionato preoccupa, mentre in Europa League vola verso la seconda fase del torneo con i suoi piccoli aquilotti, Keita, Perea e Felipe Anderson. Sarà un’altra grande squadra, un’altra trasferta, un’altra paura da vincere per il Napoli.