CASTEL VOLTURNO – Amleto, ancora lui: che si aggira nel cuore della difesa, che poi si sposta e va sulle fasce, che avanza e s’inchioda sulla tre quarti. Amleto, come sempre: perché quando il gioco si fa duro, servono uomini duri per giocarsela con la Lazio, per dimenticare la Juventus, il Parma e infine il Borussia Dortmund, per ricostruire (dentro e fuori) il Napoli, dandogli un’anima e togliendogli le incertezze. Rimuovendo dunque i dubbi. In sostegno c’è anche De Laurentiis, che si è unito al gruppo e ha twittato le sue impressioni: «Ho accolto la squadra nel ritiro di Roma e mi sono fermato a cena con il gruppo. Li ho visti carichi e determinati».
IL BUNKER – Tre reti in Germania, una da Cassano, tre da Madame e due anche dall’Olympique Marsiglia: nel mezzo della difesa c’è bisogno di intervenire. La coppia che s’intravede all’orizzonte prevede Albiol a destra e Britos a sinistra, la scelta “naturale”; però Fernandez ha una sua fisicità, consente anche di starsene (teoricamente) tranquilli sui palloni alti. Le percentuali della vigilia concedono la maglietta ad Albiol e poi: 40% a Britos, 35% a Fernandez e 25% a Cannavaro. Maggio a destra e a sinistra un po’ dipende dal medico, un po’ dalle valutazioni sullo schieramento offensivo altrui, un po’ dalle condizioni di Reveillere, che sente aria di debutto. Ma se Armero sta bene toccherà a lui. Non c’è Hamsik e non c’è neanche un vice che lo ricordi: non lo ha fatto Pandev nelle occasioni in cui ha avuto la possibilità di giocare alle spalle di Higuain, da seconda punta; e magari stavolta va a finire che lo faccia Insigne, mettendolo più vicino alla porta.
Fonte: Corriere dello Sport