È la fine del blackout. Forse, è la fine di un viaggio nella notte iniziato a Torino e terminato solo ieri sera all’Olimpico. Un mese dopo. «Ma non ci illudiamo, siamo ancora al 75 per cento. Non abbiamo fatto nessun passo in avanti». Rafa Benitez ritrova la bussola e ritrova il suo Napoli. «Ho parlato con tutti prima della gara, li ho caricati, incitati, dato coraggio: ho avuto la risposta che volevo in termini di personalità e intensità. Contro la Lazio non era una gara semplice e lo sapevamo benissimo di trovarci dinnanzi una squadra arrabbiata che ci avrebbe creato molto fastidi. In più si è messo anche il campo a crearci problemi perché era davvero in condizioni pietose. Ma lo avevo detto ai miei ragazzi dopo Dortmund che volevo il riscatto in campionato. Per questo sono soddisfatto di tutto».
Rafa è fatto così: non si scoraggia mai quando perde, non si esalta e non smuove i piedi per terra neppure quando vince segnando 4 gol fuori casa (come gli era già successo contro il Chievo nella prima trasferta della stagione, lo scorso 31 agosto). «Noi eravamo chiamati a un doppio impegno: vincere ma anche mostrare il nostro volto migliore: ci siamo riusciti. Per questo sono soddisfatto: è stata la vittoria della personalità e del carattere e queste sono cose che io voglio che il Napoli mostri sempre. Il campionato italiano, d’altronde, non è semplice perché le partita sono sempre così combattute».
Lodi per tutte, perché il nocchiero è fatto in questa maniera. «Quando in campo ci sono due giocatori intelligenti come Pandev e Higuain è tutto molto più semplice perché hanno qualità quando tengono la palla: uno tiene il possesso e l’altro cerca la profondità. Sono un tandem perfetto». Ovvio che si soffermi in particolare sul Pipita: «Io non vedo solo se segna: vedo l’aiuto che dà ai compagni. Con la Lazio è stato davvero bravo, ma come lo sono stati tutti. C’è stata la risposta che volevo, questo Napoli ha grandi doti e di questo ne sono fiero».
Benitez sorride a fatica. Poi guarda alla classifica e fa una smorfia. «Sei punti dalla Juve non sono né troppi né pochi perché noi viviamo alla giornata, guardiamo ogni partita e basta. Ora siamo a tre punti dalla Roma e questo è già importante». Svela la chiacchierata con il presidente. «Ci siamo parlati prima della partita, nel pomeriggio: mi ha confermato che il nostro è un progetto che è proiettato nel tempo. Dobbiamo andare avanti con tranquillità. Il nostro obiettivo quest’anno è crescere avendo nel mirino quello di diventare una grande squadra negli anni».
Il Napoli ha tutti gli interpreti per poter trionfare già quest’anno. Ma Rafa frena. Forse perché ha visto cosa significa farsi travolgere dall’entusiasmo. «Stiamo bene, andiamo avanti: la condizione fisica è buona, lo dicono i test. Non bisogna fare drammi dopo una sconfitta come quella di Dortmund, perché sappiamo che il campionato italiano è ancora inferiore a quello tedesco o inglese. Noi dobbiamo rimanere sempre sereni».
Intanto contro la Lazio Benitez ha ottenuto la vittoria numero 400 nelle sue 781 presenze in panchina: 5 con il Valladolid, 3 con l’Osasuna, 36 con l’Extremadura, 23 con il Tenerife, 87 con il Valencia, 193 con il Liverpool, 12 con l’Inter, 28 con il Chelsea e 13 con il Napoli. Il tecnico spagnolo vanta 274 successi nei vari campionati (16 in serie A, 141 in Premier League, 72 nella Liga e 45 in Secunda Division), 88 nelle Coppe europee e 38 nelle varie coppe di Lega.
Fonte: Il Mattino