La crescita di un progetto passa attraverso decine di step: dall’evoluzione di un fatturato, a quelle delle strutture per gli allenamenti, passando al potere di engagement di giocatori mai avvicinabili prima.
Questo nuovo Napoli ha compiuto già molti passi in avanti da quando Sosa e Montervino portavano i primi palloni da casa per la neonata Napoli Soccer.
Eppure qualcosa accomuna le tinte degli azzurri delle epoche passate a quelle più recenti targate De Laurentiis: l’assenza di un’impresa storica.
E per “impresa” questa volta non si parla di imprenditoria, guadagni, rischi o avviamenti, sia chiaro al nostro presidente che subito storcerebbe il naso dinanzi a una simile disamina.
Quanto manca nella storia del Napoli un risultato epico? Ecco, forse adesso si è più chiari.
La storia ci insegna che gli azzurri, ogni volta che hanno tagliato qualche traguardo importante, lo hanno fatto in punta di piedi, attraverso la costruzione di un mosaico fatto di tanti e piccolissimi tasselli. Mai, però, vi è stata una vera e propria impresa, una partita memorabile di cui ancora oggi se ne ricordino con fierezza i momenti. O forse sì, una sola esiste.
Napoli – Juventus, 15 marzo 1989, quarti di finale di Coppa Uefa. Inutile dire che finì 3 a 0.
3 a 0.
Qual è il risultato che servirebbe agli uomini di Benitez contro l’Arsenal per superare il turno?
Diversi i quadri rispetto ad allora, diverse le situazioni e gli scenari.
Da un lato il dentro o fuori contro l’avversaria di sempre, la bellezza di un quarto di finale che non rimanda a risultati da altri campi, la consapevolezza di giocarla avendo in squadra il migliore protagonista di sempre.
Dall’altro il girone di ferro, la speranza a Marsiglia, la percezione dell’ultima spiaggia.
Il nodo tra passato e presente delle grandi imprese potrebbe essere rappresentato proprio da un risultato, a 48 ore dal match quasi utopico, quel 3 a 0 che manderebbe in ristampa gli almanacchi azzurri per un errore troppo grosso: l’assenza di un’impresa recente.
Evocando il passato, cancellando i fantasmi di Londra e di altre disfatte, con un occhio in Francia e l’altro al San Paolo, sperando che il Napoli di Benitez, proprio con un 3 a 0, faccia chiudere di getto tutti i portali e le app di risultati live, mostrando di poter correre da sola, come forse, nella propria storia, troppe poche volte ha fatto.
Antonio Manzo