La carica di Pepe Reina, leader azzurro che crede nel tris

Neanche ieri si è allenato come avrebbe voluto. Sosterrà il provino decisivo stamattina. Se Pepe Reina non dovesse avvertire più fastidio al flessore, scioglierà la riserva ed a quel punto tireranno tutti un sospiro di sollievo, a cominciare da Benitez. Non certo per disistima nei confronti di Rafael, il giovane portiere brasiliano, quanto per la maggiore esperienza e la carica che potrebbe dare Pepe Reina. La sensazione è che in extremis dirà che se la sente di giocare. Giammai accetterebbe di saltare una sfida che ha un pò segnato la sua carriera da calciatore in Gran Bretagna: dopo il Chelsea, infatti, l’Arsenal è la squadra che ha affrontato più volte e che poche volte è riuscito a superare. Ed una di quelle volte è rimasta memorabile: il quattro a due dell’aprile 2008 che regalò al Liverpool l’accesso alla semifinale di Champions.

SFIDA. Intanto vorrebbe consumare la rivincita con il Napoli dopo la sconfitta dell’andata. Poi, prendersi una soddisfazione nei confronti di Wenger. Infine, battere il compagno di spogliatoio ai tempi del Villarreal, Santi Cazorla, passato nel frattempo ai Gunners. Il portierone del Napoli è motivatissimo. La ribalta della Champions lo esalta come non mai. E proprio in questo momento in cui la squadra sta subendo qualche critica di troppo, vorrebbe giocare per contribuire a recuperare autostima e fiducia. Una vittoria riporterebbe entusiasmo in tutto l’ambiente. Tra l’altro a pochi giorni dal faccia a faccia con l’Inter di Mazzarri, club che diede il benservito a Benitez, l’allenatore che lui considera «un secondo padre».

SICUREZZA. Reina sa trasmettere sicurezza anche a tutti i compagni di reparto, non solo ad Albiol suo compagno di nazionale. Non si contano le urla in testa ad Armero durante la sfida in casa del Borussia, così come contro la Lazio. Né si contano gli incitamenti ai centrocampisti che spesso e volentieri lasciano senza protezione la linea difensiva. Il portiere del Napoli è il classico allenatore in campo: dirige, richiama, incita, para. E come sa offrirsi lui allo scarico per i compagni in difficoltà, non riesce a farlo nessuno. Con i piedi, infatti, è uno dei più bravi al mondo.

UOMO-SPOGLIATOIO. A Castel Volturno, però, lo apprezzano anche per come incide nello spogliatoio. Ieri, ad esempio, è stato tra i primi a formulare gli auguri di buon compleanno all’amico Higuain. Ed è stato tra i primi, raccontano le voci di dentro, a prevedere una possibile impresa al cospetto dell’Arsenal. «Forza che si può vincere, si deve vincere» , urlava ai compagni più giovani, spiegando insieme con Xavi Valero, i punti deboli dell’avversario.

FUTURO. E proprio in queste ore, il Napoli sta pensando seriamente di riscattarlo dal Liverpool. Pepe Reina, 31 anni, è in prestito. Un prestito favorito dalle pressioni e dalla presenza a Castel Volturno di Benitez. Il suo contratto con i Reds scade nel 2016. E per il momento Reina non sa ancora quale sarà il suo destino. Preferisce concentrarsi sul Napoli e poi arrivare ai Mondiali pronto per competere per una maglia da titolare con Casillas. Lui ha sempre ripetuto di trovarsi bene a Napoli, insieme alla sua famiglia. Ma la concorrenza è spietata: a cominciare dal Barcellona, club nel quale è cresciuto, tutti vorrebbero Reina. Ma stasera sono soprattutto i tifosi napoletani a volerlo tra i pali. Con lui in porta, la speranza di farcela aumenta sensibilmente.

FONTE Corriere dello Sport

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