Fatto, già fatto: perché pure questa non è una partita normale. Inter batte Arsenal, assai nettamente: più di quanto non lasciasse immaginare la prevendita della vigilia di Champions, meno di quanto non si potesse «sospettare» dopo quell’ubriacatura d’amarezza: e invece, a sorpresa (ma non troppo), trentamila biglietti venduti, quarantaquattromila spettatori garantiti (aggiungendo) gli abbonati e stavolta sì, davvero, la percezione che si possa sfiorare il tetto dei sessantamila ma comunque spingersi ben oltre la soglia dei cinquantamila. Tre giornate piene all’appuntamento e una tendenza che induce all’ottimismo: c’è in palio una fettina di Champions, c’è la possibilità di spaccare ulteriormente il campionato, c’è il desiderio di restare in scia della Roma, c’è poi anche Mazzarri che va ad aggiungersi al fascino d’una gara sistematicamente da grandi numeri.
NOTTE CHAMPIONS. L’Arsenal non ha lasciato tracce, né rallentamenti e né contrazione; semmai quel Napoli ha spinto ulteriormente la gente al botteghino, perché lo spettacolo è stato un bel vedere. Il resto lo fa il richiamo d’una partita che nella storia non ha mai tradito e la consapevolezza che va «blindato» il terzo posto; aggiungeteci un pizzico di curiosità nell’andare a scovare una particina del proprio passato accomodato sulla panchina dell’Inter, agitate con cura tutto ciò che comporta – in prospettiva – un match del genere e viene fuori questa pazza corsa che ha finito per rompere gli argini e trascinare in quel limbo che trasforma un’ora in mezzo in Evento. Quarantaquattromila per Napoli-Inter (attualmente): la Champions – Arsenal ma anche Olympique Marsiglia è abbondantemente dietro ma il primato stagionale (55.766) con il Borussia Dortmund non è poi così distante. Va a finire che ci scappa il record….
FONTE Corriere dello Sport