Il contorto Natale di “Babbo Aurelio”: in bilico tra “onori ed oneri”

Sul 2013 si apprestano a scorrere i titoli di coda e come accade in ogni sosta natalizia che si rispetti è tempo di bilanci, richieste e proposte, ma soprattutto è il momento in cui emotività ed atmosfera amplificano i sogni inducendo le menti ed i cuori azzurri a caricarli di aspettative fino all’inverosimile.

Di certo, chiudere l’annata con una vittoria a Cagliari, attaccando, così altri tre punti all’albero di Natale azzurro, avrebbe consentito alla compagine partenopea di sedersi a tavola circondati da amici, parenti, panettone e riposo, accompagnati da un maggiormente propositivo e totalizzante ottimismo.

Il pareggio maturato ieri in terra sarda, in effetti, funge da evidenziatore utile a demarcare le sbavature, i limiti e le lacune di questa squadra.

L’ennesima partita “arrancata” che palesa i tasselli mancanti o deturpati da crepe presenti nel mosaico azzurro, giacché, ancora una volta, per l’ennesima volta, si poteva vincere, ma non si è vinto, per effetto degli ormai ampiamente noti “anelli deboli”.

Se solo il gol di Callejon non fosse stato annullato, saremmo qui ad analizzare tutt’altra partita.

Ma anche se la difesa non fosse così vulnerabile, il rigore trasformato da Higuain si sarebbe rivelato condizione necessaria e sufficiente per archiviare la pratica Cagliari ed impacchettare una vittoria sotto l’albero natalizio partenopeo.

Però, siamo ben consapevoli del fatto che il calcio non si fa con i ”se”.

Tuttavia, risulta innegabile che gli addetti ai lavori dispongano di un cospicuo quantitativo di dvd da visionare, in questo periodo, per analizzare la squadra ai raggi x così da rilevare i punti nevralgici che necessitano di innesti, in maniera doverosa ed imprescindibile.

In casa De Laurentiis, pertanto, sarà un Natale diviso tra gli onori che deriveranno dal cinepanettone che, come ogni anno, è destinato a dominare la scena nelle sale cinematografiche, ma anche tra gli oneri annessi, invece, alla questione “campagna acquisti” in vista dell’imminente mercato di gennaio.

Pertanto, ai tifosi azzurri non resta da augurarsi che la minestra che verrà servita a “Babbo Aurelio” il giorno di Natale sarà insipida quanto basta per ricordargli che a quella sagacemente preparata da lui, in collaborazione con “Chef Benitez” e Bigon, manca davvero un acino di sale per giungere a conseguire quel sopraffino sapore, indispensabile per ergerla a “portata eccellente” e che, quindi, un cucchiaio dopo l’altro, le sue papille gustative possano convincerlo ed esortarlo ad ambire a far bollire in pentola una “pietanza più succulenta”.

Luciana Esposito

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