L’anno 2012 sancisce due importanti eventi per il Napoli: il ritorno in Europa League per la quindicesima volta e la riconferma di un calciatore fondamentale per il gioco azzurro, Edinson Cavani.
La sconfitta, però, contro la Juventus a Pechino nella sfida di Supercoppa italiana l’11 agosto 2012, iniziarono la stagione con non poche polemiche, superate con i pensieri rivolti verso il campionato, il quale era ormai alle porte.
Gli sponsor si riconfermarono due: Macron, Lete ed MSC Crociere ma un particolare rese la divisa più bella, il tricolore della Coppa Italia sulla maglia stampato sul petto.
Il mercato estivo si aprì con gli arrivi dei due fiorentini Alessandro Gamberini e Valon Behrami e le cessioni di di Ignacio Fideleff e Fabiano Santacroce al Parma: il primo in prestito con diritto di riscatto, il secondo con la formula della compartecipazione, il centrocampista Walter Gargano, in prestito destinazione Inter e l’attaccante Ezequiel Lavezzi al Paris Saint-Germain.
A centrocampo furono aggiunti gli acquisti di Giandomenico Mesto a titolo definitivo dal Genoa e del giovane Omar El Kaddouri dal Brescia. In attacco, oltre alla riconferma di Goran Pandev dall’Inter, ritornò dal prestito Lorenzo Insigne dal Pescara, mentre fu svincolato per fine carriera Cristiano Lucarelli. Agli sgoccioli venne acquistato il giovane difensore brasiliano Bruno Uvini dal San Paolo.
L’inizio del campionato fu spettacolare per gli azzurri battendo il Palermo tre a zero fuori casa. Seguirono altri sei risultati utili, fino alla sconfitta a Torino contro la Juventus per 2 a 0, i tre punti persi bruciarono parecchio e ridimensionarono i sogni degli azzurri.
Seguirono vittorie importanti, più di tutte quella contro il Genoa fuori casa su rimonta e terminando 2 a 4, tra i tanti goal ci fu quello di Mesto, grande ex della sfida.
La prima sconfitta al San Paolo avvenne in modo rocambolesco contro il Bologna il 16 dicembre 2012. La squadra pilotata da Pioli fu la vera bestia nera del Napoli, facendo il bis di vittorie tre giorni dopo in Coppa Italia.
Nel mercato invernale, tra ritorni romantici e nuovi acquisti, furono presi: Pablo Armero dall’Udinese, l’arciere Emanuele Calaiò dal Siena, il giovanissimo Josip Radošević dall’Hajduk Spalato e Rolando dal Porto. Tutti in prestito con diritto di riscatto.
L’anno nuovo iniziò alla grande, il 6 gennaio 2013 il Napoli battè per 4 a 1 la Roma di Zeman. La gioia dei tifosi si spense a febbraio, quando la squadra di Mazzarri collezionò una serie di pareggi, tra cui quello contro la Sampdoria che allontanarono clamorosamente il Napoli dalla Juve per la corsa scudetto, e il Matador Cavani rimase quasi per un mese a secco di goal.
Il ritorno alla vittoria e alle reti del numero 7 azzurro si verificarono contro l’Atalanta, grazie a quel risultato il Napoli ritrovò la giusta fiducia riportando 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta indolore contro la Roma poiché a Bologna, a 3 giornate dalla fine del campionato, avevano conquistato il secondo posto e l’accesso diretto in Champions.
Questo fantastico anno fu macchiato dalle cattive prestazioni in Europa League, tante sconfitte e la delusione di uscire con l’ennesimo k.o. contro il Viktoria Plzeň.
I fuoriclasse partenopei si confermarono Marek Hamsik, il quale raggiunse più presenze di tutti con 44 totali e il capocannoniere azzurro e del campionato fu Edinson Cavani con 38 reti totali. (104 con la maglia del Napoli).
Il maggior numero di tifosi, come era prevedibile, fu nella sfida contro la Juve: ben 58.143 persone presenti sugli spalti del San Paolo.
La fine del campionato sancì diversi addii importanti: l’allenatore Walter Mazzarri e il Matador Edinson Cavani diranno addio al Napoli e a Napoli.
I cuori infranti dei tifosi, però, riusciranno a risanarsi con l’arrivo in panchina di Rafael Benitez e di tanti nuovi campioni…