C’è chi dice poco più di diecimila, chi ne ha contati quindicimila e chi invece smentisce e rilancia: “Erano ventimila!”. A prescindere dal numero esatto, lo spettacolo offerto oggi allo stadio San Paolo è stato impressionante. Distinti superiori pieni, striscioni, sorrisi ed applausi per l’allenamento della propria squadra del cuore, per una partitella che non aveva alcun valore in termini di punti e di prestigio.
Il Napoli ha aperto le porte di casa propria a Napoli, la quale ha risposto come sempre presente. Per una città che convive ogni giorni con il dramma della mancanza di lavoro, impiegare una mattinata al seguito degli azzurri è stato un toccasana per risollevare un morale scaraventato troppe volte sotto i tacchi.
Napoli vive di calcio, lo si sapeva già, ma c’era bisogno di ribadirlo ai calciatori in vista della difficile trasferta di Verona. Giusto confermarlo anche ai nuovi arrivati, abituati ai grandi numeri ma non a così tanto amore. La vetta della classifica al momento è troppo lontana anche solo per sognare, ma oggi lo scudetto del tifo è stato già assegnato. Lo ha vinto il popolo partenopeo, quello che vive sotto l’ombra del Vesuvio…
Antonio De Filippo