Jorginho a +N: “Mi sono sentito subito a casa. Ho scelto il Napoli perché è una grande squadra. Modulo? Non ho paura di giocare a due. Sogno la Nazionale italiana”

Jorginho, il centrocampista appena arrivato a Napoli via Verona, ha esordito sabato scorso contro il Chievo e sarà questa sera protagonista della trasmissione “In Casa Napoli” in onda sull’emittente +N.

“Il tuo nome è lunghissimo” chiede Tania Zamparo. “Solo Jorginho va benissimo” dice il centrocampista azzurro. In studio con i conduttori Zamparo e Pressenda anche Maurizio Compagnoni, giornalista Sky, Beppe Savoldi ex attaccante del Napoli e Raffaele Auriemma.

#Prime impressioni azzurre: “Sono molto contento di essere arrivato a Napoli, mi hanno accolto tutti benissimo e sono davvero felice. Il San Paolo? E’ stata una grande emozione, ma ho cercato di svuotare un po’ la mente perché se senti troppo la pressione di uno stadio così caloroso rischi di non essere concentrato e lucido. Il boato dei tifosi al mio ingresso mi ha dato la carica giusta per entrare nel match.

#NapoliChievo: Ho cercato di dare il mio contributo alla squadra e i miei compagni mi hanno aiutato ad inserirmi. Cosa mi ha detto Benitez? Abbiamo parlato nel giornod ella ripresa degli allenamenti, ci ha detto di rialzare la testa e fare sempre meglio perché dobbiamo migliorare.

#Benitez e Mandorlini: Benitez mi ha detto di essere sempre me stesso e di non perdere la mia personalità. Meglio Mandorlini o Benitez? Sono due allenatori diversi, entrambi molto bravi. Mandorlini mi ha dato tanto, Benitez è un grande allenatore, un vincente. Mandorlini si adatta alle partite, non ha uno schema fisso. Benitez, invece, ha il suo modo di fare sempre coerente. Ho una grande occasioni al Napoli, avrò tanto da imparare in questo modulo diverso. Posso acquistare molto dai miei compagni, sia attaccanti che difensori perché il calcio di oggi è totale.

#Caratteristiche tecniche: Non ho paura di giocare nel centrocampo a due. Il mio modo di giocare è predisposto a giocare con la palla, in modo offensivo ma sempre davanti alla difesa.

#Napoletano: E’ molto difficile, lo imparerò come ho fatto con il veronese.

#Gavetta: Arrivare in Italia nel Napoli è un grande sogno che si realizza dopo tante difficoltà ma ne è valsa la pena. Vediamo quello che può venire ancora…

#Napoli e i napoletani: Qui la gente è molto diversa, mi sono sentito subito a casa come in Brasile. Sono molto più aperti, più chiacchieroni. Non ho avuto ancora modo di visitare Napoli ma lo farò sicuramente, mi piace conoscere i posti ma sono arrivato da poco. Ho però visitato molti ristoranti, si mangia davvero bene.

#Modelli: Ho sempre guardato i grandi campioni come Xavi e Pirlo, il modo in cui giocano la palla e la loro personalità.

#Rigori: Non abbiamo ancora parlato di questo con Higuain e Hamsik,

#Brasiliani: Uvini e Rafael mi hanno trattato benissimo, mi hanno fatto sentire come a casa.

#Famiglia: Gioco a calcio grazie alla passione di mia mamma, giocava nel ruolo di trequartista e portava il numero 10 sulle spalle. Lei mi portava sempre in spiaggia, sulla sabbia e mi insegnava già la tecnica da piccolo. Quando sono arrivato a Napoli mia mamma non tratteneva le lacrime e non riusciva a parlare, è stato davvero un sogno. Lasciare il Brasile a 15 anni non è stato facile, ma mia mamma, mio padre e mia sorella mi hanno dato la loro benedizione, perché sapevano che era davvero quello che volevo. Ero molto convinto e hanno appoggiato questa mia scelta.

#Origini italiane: Lusiana, il paese veneto dove ho origini, mi ha permesso di essere italiano. Devo ancora andarci. Il passaporto italiano è stato importante. L’abbiamo fatto anche per mia sorella. Questo mi apre tante porte anche per il mio futuro.

#Sanbonifacese: Che ricordi ho di Valigi? E’ stato il mio primo allenatore in italia. Era uno che non lasciava andare niente. Era un martello. Comunque era uno bravo, molto esigente. Com’era giocare nella Sanbonifacese? Credo che sia stato molto importante per me quel periodo alla Sanbonifacese, ho imparato tanto anche dal mister, nell’atteggiamento tattico, perché anche lui giocava a due. E’ stata una esperienza bella, con campi diversi e tanto da imparare”.

#Sogni: I miei sogni sono quello di continuare a crescere, lavorare con umiltà: ascoltare i compagni, imparare dal mister e fare sempre meglio.

#Vita privata: Sono fidanzato, lei è brasiliana ma vive a Verona e stiamo da un po’ di anni insieme. Progetti? Verrà qui giù a Napoli a farmi compagnia. Tradizione brasiliana? Mi piace ascoltare la musica brasiliana, la ascolto sempre prima delle partite e mi fa stare bene. Meglio la samba o l’hip hop? Per me meglio la samba. Mi piace molto la musica brasiliana. La cucina?  Mi piace molto la carne.

#Nazionale: La Nazionale è una conseguenza di quello che fai con la tua squadra, punto a fare bene prima col Napoli. L’Italia sarebbe un sogno: sono cresciuto calcisticamente in questo, non ho mai giocato in Brasile e mi farebbe piacere giocare con la Nazionale Italiana. Non ho ancora parlato con Prandelli, ma sta a me lavorare e farmi trovare pronto nel caso in cui scelga di chiamarmi. U21? Bella esperienza con mister Mangia, resta il sogno di indossare la maglia della Nazionale maggiore. Convocazione? Non me l’aspettavo, è stata una sorpresa però credo di essermi meritato quella convocazione, seppur inattesa, mi ha fatto davvero piacere ed è stato davvero emozionante. Consiglio a Prandelli? Berardi oggi è quello che merita di più, un ragazzo del 94 che fa quattro gol al Milan merita di essere preso in considerazione.

#Fiorentina: Dobbiamo stare tranquilli e pensare a noi. Guardiamo più la Roma o la Fiorentina? Guardiamo la Lazio (ride, ndr).

#Roma e Juve: Cosa hanno di più Juve e Roma? Domanda difficile. Credo che siano grandi squadre tutte e due come il Napoli. E’ periodo che per noi non gira proprio bene. Quindi perdi un punto, perdi due e alla fine i punti pesano ma non credo che ci sia grande differenza di organico”.

#Pizza: L’ho già mangiata un paio di volte. Mi piace la Margherita.

#Hobby: Mi piace stare a casa, ma anche andare a vedere posti. Sono un grande appassionato di film, guardo un po’ di tutto.

#Scelta del Napoli: Napoli è una grande squadra, con progetto e un allenatore di livello internazionale e credo che sia un passo importante per la mia carriera. Sono molto contento di essere arrivato qua e sono convinto di essere arrivato in una grande squadra. Ho la possibilità di giocare in Europa e sono felice.

Home » Notizie Napoli Calcio » Copertina Calcio Napoli » Jorginho a +N: "Mi sono sentito subito a casa. Ho scelto il Napoli perché è una grande squadra. Modulo? Non ho paura di giocare a due. Sogno la Nazionale italiana"

Gestione cookie