Puntata numero tre della trasmissione “In casa Napoli” che vedrà come ospite l’allenatore del Napoli Rafa Benitez. Nello studio – come ospiti – Andrea Pressenda, Maurizio Compagnoni, Beppe Savoldi e Raffaele Auriemma. Il tecnico spagnolo dei partenopei, risponde alle domande sulla sua squadra e sulla partita di ieri, dove gli azzurri sono stati sconfitti a Bergamo. Ecco le dichiarazioni di mister Benitez:
Su Atalanta – Napoli: “E’ sempre difficile analizzare una sconfitta per 3 – 0. Nel primo tempo abbiamo controllato ed ero sicuro che nel secondo tempo alla prima occasione buona si poteva andare in vantaggio. Il goal ha cambiato tutto, ma poi la prima rete di Denis ha scombussolato tutto. Abbiamo cambiato e Mertens poteva pareggiare, ma il raddoppio è stato pesante per noi. Anche se la squadra non ha giocato male, gli episodi hanno deciso la partita. Se dovessi scegliere di nuovo la formazione, sceglierei la stessa. Noi proviamo sempre a giocare con l’undici migliore, ma allo stesso tempo proviamo a gestire la rosa. Noi parliamo con i giocatori durante la settimana, durante gli allenamenti e poi scegliamo la squadra. Dobbiamo sfruttare la rosa per arrivare fino alla fine, non è andata bene questa partita, ma dobbiamo imprimere una nuova filosofia di lavoro e dobbiamo arrivare fino alla fine. La stagione è ancora lunga e mancano tante partite.
Infortuni – Rispetto agli inizi, abbiamo perso molti giocatori: Hamsik, Reina e Behrami. Questo significa che gli altri giocano di più e si stancano di più. Rispetto agli inizi abbiamo molti più infortunati e la squadra risente della stanchezza. Con gli acquisti che abbiamo fatto adesso possiamo cercare di trovare energie e riprendere forza. Il ritorno di Hamsik è importante ed anche Behrami è pronto al rientro.
Difesa – Il problema della difesa non è nei giocatori, ma nella fase difensiva. Con la Lazio abbiamo fatto molto bene dietro ed anche in altre gare, la squadra era corta e stretta. Ieri l’Atalanta ha fatto tre tiri buoni a porta su tre errori nostri. Adesso le squadre ci aspettano e noi facciamo più difficoltà.
Bilancio stagione – Il bilancio ora è ancora positivo. Tutti si aspettavano che potevamo vincere lo scudetto, ma il campionato italiano non è facile. Io sono ancora soddisfatto.
Mercato – Il mercato è stato buonissimo. Il presidente ha fatto degli sforzi per farci avere dei giocatori con prospettive internazionali. Abbiamo Henrique, che fa molto bene sia il centrocampo che l’attacco. Stiamo costruendo per il futuro, cercando anche di non spendere tanto a gennaio.
Jorginho – Potevamo cambiare solo tre nomi per la lista Uefa in Europa League. Abbiamo perso Cannavaro e Mesto ed allora due giocatori erano per forza di cosa due difensori. Abbiamo lasciato fuori Jorginho, perchè era una scelta obbligata. Ho preferito avere un difensore in più.
Roma – Napoli – La cosa positiva del calcio è che c’è subito una partita dopo per il riscatto. Sarà una partita complicatissima e difficile, ma dobbiamo far bene e possiamo mettere in difficoltà i giallorossi.
Tifosi e obiettivi – Io sono il primo dispiaciuto dopo ogni sconfitta. Capisco che i tifosi vogliono vincere sempre, ma il campionato è complicato. Capisco che qui il calcio è più di uno sport, per questo io devo cercare di essere tranquillo. Questo non significa che non mi innervosisca, ma ho il dovere di far capire alla squadra gli errori con calma. Il problema non è solo quello che facciamo noi, ma anche quello delle nostre avversarie. Abbiamo una squadra più forte, più giovane e con più esperienza. Il nostro obiettivo è fare meglio l’anno prossimo, mentre ora ci concentriamo sulla Roma per andare direttamente in Champions”
Preparazione – Per me è fondamentale lavorare con la palla. Noi lavoriamo l’80 % con il pallone e il 20 senza pallone. La partita in cui abbiamo avuto la miglior forma è stata contro la Lazio, poche settimana fa. E’ importante per vincere i trofei, avere una preparazione a lungo andare. La squadra sta bene fisicamente, anche a Bologna, abbiamo perso per un episodio a partita vinta. Noi stiamo bene. I ragazzi lavorano sempre al massimo, quello che manca a volte è la concentrazione per non fare gli stessi errori.
Scudetto – Quest’anno non sarà facile e lo sappiamo, ma proviamo sempre a cercare di vincere qualcosa. A fine stagione vedremo se riusciremo ad alzare qualche trofeo.
Scaramanzia – Non sono scaramantico come lo sono i cittadini, ma porto sempre con me oggetti come la stessa penna, gli stessi occhiali e poi ci sono i calzini di mia figlia…
I maestri di Benitez – Ho sempre visto in Sacchi il mio maestro, sia per il modo di giocare sia per la comunicazione. Anche Del Bosque mi ha aiutato molto. Un saluto particolare ad Aragones, che ha insegnato un modo di giocare a calcio.
Nazionale spagnola – Mi piacerebbe in un futuro allenare la nazionale spagnola, ma quando parlo di futuro parlo di 5 – 10 anni. Ora sto bene al Napoli e poi a me piace il lavoro quotidiano con il club.
Juventus – Oggi non è facile ridurre lo svantaggio, perchè la Juve sta facendo un campionato stratosferico. Ma il mio esempio con il Valencia è che si migliora sempre con il lavoro. Lavorando bene si riducono anche le differenze con le altre squadre.
Modulo – Quando la partita si mette male, qualche volta abbiamo cambiato modulo. Con il Chievo, Callejon ha giocato terzino destro. L’importante è che la squadra sappia quello che deve fare con la difesa a 5, o a 4, o a 3. Il modulo serve, ma è fondamentale che i ragazzi capiscano il gioco.
Messaggio finale – Dopo un periodo difficile, la chiave è essere uniti con squadra e tifosi. Se siamo uniti, sicuramente saremo più forti.