Fabio Capello, attuale commissario tecnico della Russia, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra i tanti temi toccati, anche la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina ed alcune “illuminanti” dichiarazioni di Paolo Cannavaro che hanno aperto gli occhi all’ex tecnico di Milan e Juventus.
Napoli-Fiorentina le piace come finale di Coppa Italia?
«Sì, perché la coincidenza dell’eliminazione contemporanea di Juve, Inter e Milan ha in un certo senso “liberato” il torneo, che mi è parso più bello e divertente del solito. Sono andate in finale due squadre che praticano un calcio attrattivo, piacevole, e se al posto del Napoli ci fosse la Roma direi le stesse cose. Trovo giusto che ad almeno una di loro resti in bacheca qualcosa di tangibile».
Capello, tatticamente c’è qualcosa di nuovo in Serie A?
«Paradossalmente sì, anche se è un ritorno al passato. Si gioca di nuovo col libero. Leggendo un’intervista a Paolo Cannavaro mi è venuta l’illuminazione. Diceva che fatica ad adattarsi alla difesa a quattro perché lì si deve andare in marcatura, mentre nella “tre” succede meno. E in effetti il centrale delle difese a tre, maggioritarie in Serie A, di solito marca in seconda battuta. A differenza del vecchio libero questo gioca in linea con gli altri due, ma il compito è lo stesso».