La lunga lista dei desideri per un Napoli da scudetto

Si vedranno e si parleranno. Senza fretta, ma senza perdere tempo. Per questo, presidente e allenatore devono confrontarsi, verificare e trovare una strategia comune, perché il prossimo anno sarà durissimo: più concorrenza, più veleni e traguardi più complicati. De Laurentiis è stato chiaro: «Nel 2015 porterò lo scudetto». Rafa Benitez pure è stato chiaro: «Sono qui perché voglio vincere e non voglio vedere gli altri fare». Dunque, su un punto i due sono d’accordo. Ora però resta da capire come: perché il club ha nel fair-play finanziario e nella politica del tetto degli ingaggi i suoi fari-guida. Il tecnico, invece, farebbe volentieri qualche deroga sul tema. Il punto di partenza per capire come il Napoli interverrà nel prossimo mercato è il raggiungimento – o meno – della Champions. Si sa, balla qualcosa come 25-30 milioni minimo.

Non è questione di poco conto anche il modo con cui si arriverà: perché se dovesse piazzarsi al secondo posto, il Napoli si muoverebbe con maggiore determinazione fin dai primi giorni di giugno. Altrimenti, ed è evidente, senza avere la certezza del tesoretto Champions – magari perché bisogna prima fare il preliminare di agosto – il rischio è di muoversi con maggiore determinazione solo alla fine del mercato, con l’affanno di chi compra l’ultimo maglione rimasto in vetrina, nell’ultimissimo giorno dei saldi. Insomma, il piano A è quello che prevede una Champions conquistata direttamente. A quel punto il Napoli sa già come muoversi perché Rafone è stato chiaro: «Le grandi squadre sanno già chi comprare». E allora il pensiero corre subito a Javier Mascherano che sta cercando la rottura con il Barcellona non certo per motivi di vil pecunia. Pare infatti che il fuoriclasse argentino, che è noto per non aver mai tradito nessun club di appartenenza, abbia chiesto ai catalani il via libera al ritorno da Benitez. E qui, le cifre sono da far tremare i polsi: 15 milioni vuole il Barcellona, almeno 4 a stagione (e per almeno 3 anni) Jefecito. Rafa ha già la sua parola in tasca. Ma è chiaro che per De Laurentiis tutto è sub-judice: senza Champions Mascherano è inavvicinabile.

Diverso il discorso per Daniel Agger, il danese che già a gennaio stava per approdare in azzurro: il Liverpool stava per darlo via in prestito ma il difensore ha avuto un ripensamento spiegando a Rafa che è pronto a raggiungerlo, è vero, ma solo in estate. Sempre a Liverpool gioca un altro pallino dello spagnolo: Martin Skrtel che, però, fa un po’ troppo le bizze sull’ingaggio e non è affare semplice da chiudere. Ovvio, la lista di Rafa non è che coincida esattamente con quella di De Laurentiis: i suoi giocatori non sono di primo pelo, mentre il presidente ama le giovani promesse. Come Jorginho. C’è per esempio Alberto Moreno, 21 anni del Siviglia: 8 milioni il cartellino. L’arrivo di Ghoulam non chiude il discorso sulla fascia sinistra anche perché la sensazione è che Zuniga andrà via. De Laurentiis non ha in mente di rifondare la squadra: l’idea è di procedere freddamente, senza lasciarsi dominare dalle emozioni, e proseguire con la solita politica dei ritocchi, che ogni anno migliorano una rosa tecnicamente molto difficile da migliorare.

Benitez ha tra le mani anche il sì di Thomas Vermaelen: il belga nel 2015 andrà in scadenza, quindi l’Arsenal tratterà la sua cessione. Cosa che non ha voluto fare quest’inverno. Rivoluzione in difesa, un innesto a centrocampo e poi l’attacco. Scontato l’addio di Pandev (anche Maggio deve discutere il rinnovo), Rafa insegue almeno un altro attaccante, in attesa di capire il destino di Zapata. È l’obiettivo è Muriel dell’Udinese. Non è escluso un ritorno di fiamma per Pazzini del Milan come vice-Higuain.

FONTE Il Mattino

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