Non si ferma mai il Napoli, che domani sarà impegnato nel big match di Europa League al “San Paolo” contro lo Swansea. In conferenza stampa Rafa Benitez e Pepe Reina per presentare l’importante gara. Il primo a parlare sarà il portiere azzurro Reina. “Nelle partite importanti il Napoli c’è sempre, speriamo di confermarci. Domani non vogliamo sbagliare, ci teniamo tanto all’Europa League e conosciamo il valore dell’avversaria che gioca bene la palla ed è veloce. Noi non siamo da meno e vogliamo confermarci grandi”.
IL CAMPIONATO. “La Juve sta facendo la differenza e le inseguitrici sembrano più piccole di quanto siano realmente. Non possiamo lamentarci del Napoli: vogliamo confermarci in Champions, siamo in finale di Coppa, in Europa League ed al terzo posto”.
LE MOTIVAZIONI. “Ci sono sempre ma spesso fanno i conti con le avversarie. Sappiamo di dover lavorare ancora tanto per migliorare alcuni aspetti e ce la stiamo mettendo tutta”.
DIFFERENZE TRA ITALIA ED INGHILTERRA. “La Premier per me è più competitiva del campionato italiano. Ovvio poi che dipende da chi ti trovi di fronte. Tra le prime e le ultime solitamente c’è un gap molto piccolo e sono tutte ben attrezzate. Domani non ci saranno alibi: dobbiamo vincere e giocare con la stessa intensità loro. Siamo forti al San Paolo anche noi e non saremo da meno”.
IL SALTO DI QUALITA’. “Il Napoli visto in Champions è lo stesso del campionato. Forse manca qualcosa al livello di mentalità ma la linea generale è quella giusta, la strada da percorrere è in discesa. Non possiamo vincere tutte le partite, ci vuole tempo e lavoro in sincrono per diventare perfetti”.
RAFAEL. “Gli ho parlato ieri, stava bene ed era ottimista. Speriamo torni prima possibile, lo aspettiamo a braccia aperte. E’ stato fondamentale, sostituendomi al meglio ed è stato sfortunato a farsi male nel suo momento migliore ma tornerà quanto prima”.
STATO DI FORMA. “Adesso sto bene, c’è sempre la voglia di giocare e quest’anno ci sono tanti impegni e devo valutare bene perché ho avuto vari acciacchi”.
LO 0-0 DELL’ANDATA. “Domani dobbiamo vincere, non facciamo altri calcoli. Continuiamo a pensare gara dopo gara ed alla fine faremo i primi bilanci. Mettere una pressione per il raggiungimento di un obiettivo a maggio è inutile. La mentalità deve essere progressiva e non finale”.
RAMMARICO CHAMPIONS. “L’Europa League per noi è comunque un vanto, non è la Champions degli esclusi. Io ho giocato tanto nelle competizioni europee ed ogni notte della vigilia è speciale. Poi c’è la finale a Torino…”
IL FUTURO. “La mia permanenza è ancora in bilico. Purtroppo dipende solo dal Liverpool. Sto benissimo qui, stessa cosa la mia famiglia. L’unica cosa sicura è che devo tornare al Liverpool poi vedremo se posso tornare qui o altrove. Niente e nessuno però mi farà cambiare la mia splendida idea di Napoli e del Napoli”.
Adesso tocca a Rafa Benitez. “La gara di domani non è determinante per la nostra stagione, tutte sono importanti. Possiamo comunque vincere qualcosa quest’anno e domani serve fare un gol regolare, nessun alibi. Solo dopo l’Europa penseremo nuovamente al campionato, anche se Roma e Juventus ormai volano”.
LA CHIAVE. “Lo Swansea è un’ottima squadra, gioca bene la palla ed ha messo in difficoltà anche il Liverpool l’altro giorno. Nulla sarà diverso, solo il ritmo e l’intensità: dobbiamo essere perfetti in fase offensiva e difensiva e soprattutto siglare almeno un gol. Conosco questa squadra molto bene, non mi sorprende: con il Liverpool ha sì fatto tre reti ma ne ha subite quattro”.
LE DIFFERENZE CON LA PREMIER. “Il calcio inglese è più tattico, quello inglese più fisico. Cambia il ritmo, non altro. Il possesso di palla non è la chiave per la vittoria, lo è fare le cose bene con la giusta intensità”.
CHI FARA’ LA PARTITA. “Noi proviamo a fare la partita sempre, ci proviamo dall’inizio alla fine anche se a volte per merito degli avversari, non va bene. I fuoriclasse? Se vogliono segnare con azioni personali e ci riescono sono dei fenomeni, se sbagliano, dei brocchi”.
LO STATO DI FORMA. “Non conta molto, la squadra corre e lo ha dimostrato contro la Roma ma poi la situazione cambia a secondo dell’andamento del match. Bisogna gestire tutto, le emozioni, le pressioni, i marcatori e tutto. Al momento stiamo al 77%”.
LA MENTALITA’. “La mancata continuità deriva secondo me dall’esperienza che a volte manca per gestire alcune situazioni come quelle occorse lunedì nel caso dei cambi del Genoa. Stiamo lavorando anche su questo aspetto e sono sicuro miglioreremo. Le partite che abbiamo giocato e vinto sono quelle in cui abbiamo sbagliato meno passaggi”.
LA MAGLIA. “Per me non è un problema e non so con quale giocheremo: per me è lo stesso, vogliamo vincere”.
I CAMBIAMENTI. “Dobbiamo fare più movimenti da parte dei giocatori che si trovano davanti alla palla per dare maggiori alternative ai compagni”.
CALCI DI RIGORE. “Non abbiamo bisogno di allenamenti specifici perché lo facciamo sempre. Sappiamo chi è più bravo. Puoi segnare in allenamento e sbagliare in partita o viceversa, sono solo indicazioni. In allenamento ti giochi una pizzetta, in campo una coppa”.
I FUORICLASSE. “Mertens, Insigne e Callejon possono fare tutti la differenza, dipende dal tipo di partite e da altre indicazioni per decidere chi schierare”.
HAMSIK. “Sta bene, non credo calcoli il piede con il quale tirare. Spesso capita che abbiamo una coperta un po’ corta sugli esterni e tocca anche a lui sacrificarsi”.
CONTRO GLI INGLESI. “So che il Napoli in passato ha avuto difficoltà con le inglesi in trasferta ma al San Paolo è e sarà tutto diverso e vogliamo vincere”.