Una stagione fatta da alti e bassi.
Il Napoli di Benitez sta vivendo proprio questa situazione: dall’eliminazione “assurda” in Champions a pari punti con Dortmund e Arsenal, fino ad arrivare ai punti persi con tante piccole, anche in casa.
In tanti provano a dare una spiegazione a ciò che sta accadendo al Napoli, molti addetti ai lavori incolpano Benitez di non essersi adattato al campionato italiano, altri sostengono che lo spagnolo sia un “allenatore da coppa”, altri ancora suppongono che il Napoli “snobbi” le partite facili, giocando bene in quelle difficili. Poco spesso, però, si sente nominare la parola sfortuna e gli azzurri, in questa stagione fino ad ora, probabilmente non sono stati poi così fortunati, visti anche tutti gli infortuni subiti.
Le parole “sfortuna” ed “infortunio” hanno sicuramente in comune il fatto di avere poco a che vedere con l’essere fortunati, ed il Napoli può dire, allora, di aver avuto davvero poco spesso la dea bendata dalla sua parte, basti pensare a tutti i giocatori caduti durante il corso della stagione: Hamsik, Higuain, Behrami, Mesto, Britos, Zuniga, Rafael e Reina sono i calciatori che hanno avuto (o hanno ancora) gli infortuni più seri, costringendoli a restare lontano dai campi per non poco tempo.
Alcuni di loro, sono stati addirittura colpiti nel loro miglior periodo di forma, Mesto, Zuniga e Rafael su tutti… guarda caso proprio loro tre stanno affrontando gli infortuni più gravi: l’italiano ed il colombiano si avvicinano, lentamente, al rientro. Il brasiliano, invece, purtroppo per lui e per il Napoli, ha già finito la stagione.
Il club partenopeo, a causa delle assenze che la sfortuna ha procurato, è dovuto intervenire due volte, acquistando dalla lista degli svincolati il terzino sinistro Anthony Reveillere prima ed il portiere Toni Doblas poi, cercando di mettere una pezza in una situazione davvero difficile.
Di sicuro gli infortuni non giustificano in toto gli alti e bassi ottenuti dai ragazzi di Benitez fino ad oggi, allo stesso modo, però, si può dire tutto tranne che il Napoli sia stato “fortunato”.