Hamsik ci riprova, contro la Roma: interrompere il lungo digiuno di gol. Lo slovacco non segna da quattro mesi e dopo essere rientrato dall’infortunio al piede non è tornato quello di prima, quello degli anni scorsi. Domani sera nel big match del San Paolo un’altra possibilità, già perchè il ballottaggio sarà a sinistra tra Mertens e Insigne, a meno che Benitez non decida di schierare tutti e due insieme a Callejon e in tal caso di privarsi proprio di Marek.
Difficile perchè il capitano garantisce comunque equilibrio tra i reparti, anche se la sua condizione è ancora lontana da quella ottimale. Già, un problema atletico, mentale e tattico. Tre gli aspetti che hanno impedito in questa stagione ad Hamsik ad esprimersi sui livelli degli anni precedenti in maglia azzurra. L’infortunio al piede, il più grave e lungo della sua carriera, ha sicuramente influito sulla sua condizione fisica non al top. A livello psicologico non è un’annata semplice per Marek, diventato anche capitano e quindi con responsabilità maggiori nell’anno dei tanti cambiamenti e dell’arrivo in squadra di nuovi leader, Higuain in testa. E poi un problema tattico.
Con Benitez la posizione in campo è diversa rispetto a quella con Mazzarri e sono diverse le mansioni. Si trova spesso spalle alla porta e con i suoi movimenti deve agevolare l’inserimento degli esterni di attacco, quelli portati di più all’uno contro uno e alla ricerca del tiro verso la porta avversaria. Il compito di puntare direttamente a rete cioè di lanciarsi negli spazi partendo da dietro, come avveniva con Mazzarri, quest’anno è più limitata per Marek. Mansioni tattiche, quindi, diverse. Un rendimento meno esaltante rispetto al passato e un minor numero gol: Marek, lo slovacco arrivato sempre in doppia cifra, a due mesi dal termine della stagione è ancora fermo a quota sei.
Fonte: Il Mattino