Circa mille agenti, massimo stato di allerta e un canovaccio già collaudato e funzionale da seguire. Napoli-Roma resta una gpartita ad alto rischio per l’annosa rivalità, emersa con chiari momenti di tensione e con il prodursi di alcuni scontri anche lo scorso 12 febbraio in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia vinta dagli azzurri per 3-0.
E proprio seguendo il tracciato di quell’incontro che la Questura di Napoli ha sostanzialmente, ma non ancora ufficialmente, messo a punto il piano di sicurezza.
Da Roma è prevista un’affluenza non particolarmente massiccia: se oltre 600 furono i tifosi giallorossi presenti al San Paolo per la gara di Coppa, domani sera invece dovrebbero essere al massimo 500 (ma potrebbero esserne anche di meno), una quantità meno preoccupante da gestire.
La Questura di Napoli è in costante contatto sin da inizio settimana con la Digos di Roma per definire un piano di servizio d’ordine straordinario, che prevede, dunque, quasi mille tra agenti di polizia, vigili urbani e uomini dell’ordine pubblico. Controlli previsti sin dalla Capitale, ovvero dalle stazioni Termini e Tiburtina, probabili anche alcuni servizi di scorta per carovane di pullman e di auto.
Il Viminale intende stoppare i convogli giallorossi in partenza in treno, visto che lo scorso 12 febbraio alcuni tifosi furono protagonisti di alcuni atti vandalici nelle carrozze. Inoltre, in caso di disordini, sempre con riferimento ai sostenitori romanisti, si rischia la sospensione della «Away Card» fino al termine del campionato. Gli stessi supporter saranno scortati fino all’interno dello stadio dopo il ritrovo in un punto prestabilito.
Lo stadio, come già capitato nella gara di febbraio, sarà presidiato fin dal primo pomeriggio di domani con controlli accurati sin dagli svincoli dell’autostrada e ai caselli della tangenziale.
La vigilanza sarà estesa per tutta l’area di Fuorigrotta, anche con l’utilizzo dell’elicottero della polizia. Stavolta si proverà ad evitare di tenere i tifosi ospiti sino alle 4 di notte allo stadio, bloccati – come accadde per la gara di coppa Italia – per evitare il contatto con gli ultrà del Napoli.
Fonte: Dario Sarnataro, Il Mattino