Ghoulam, il mezzofondista del pallone che ha un unico obiettivo: fermare Gervinho

Non l’avessero fermato, sarebbe probabilmente ancora lì. Più che una prova da sforzo sembrava per lui una passeggiata. Faouzi Ghoulam il mezzofondista del pallone. Instancabile. Nessuno mai, negli ultimi anni, a Napoli, ha avuto la sua resistenza. I suoi parametri atletici. Forse Cavani. E Gargano. «Ma lui è impressionante, li supera». L’algerino ha stupito pure i medici. E’ un’atleta vero. Un professionista esemplare. Abitudini, stile di vita, orari e alimentazione. Un po’ il calcio, un po’ la fede islamica: non sgarra. Attento, preciso, equilibrato. Quello che gli chiede anche Benitez in campo. Un esterno che faccia, e bene, entrambe le fasi. Il terzino nella difesa a quattro, l’ala quando c’è da spingere, accompagnare l’azione, proporsi, giocare la palla, dare ampiezza e qualità alla manovra.

PROMOSSO  – Ghoulam, la scelta rivelatasi giusta. Eppure l’idea era un’altra, era lui, l’avversario stasera, Michel Bastos. C’era stato un contatto, la trattativa e pure la sensazione di aver chiuso. Poi è arrivata la Roma. Garcia, soprattutto. L’aveva già allenato al Lilla e la conoscenza ha fatto la differenza. Ci sta. Storie di mercato. Strategie che cambiano. Per forza. Tremoulinas era un’opzione, Gholuam invece l’opportunità convincente. Cinque milioni e affare fatto. Per tutti. In pochi giorni, accordo, firma e festa doppia: contratto quinquennale e ventitré candeline spente sulla torta appena arrivato a Castel volturno. Trentasette giorni da raccontare. L’esordio a Bergamo. E la prima non si scorda mai, pure se fu una partitaccia. Un quarto d’ora appena. Fuori Revéillèire, dentro Ghoulam. Tre a zero già il punteggio. Qualche rimessa laterale e una punizione da più di trenta metri per mostrare il sinistro. Tagliato, potente, preciso.

LA SORPRESA  – Ghoulam è l’esterno da far crescere e scoprire piano piano. Silenzioso, educato, dai modi garbati. Poliglotta volenteroso. La prima sera a Napoli, cena con Henrique e Benitez. Lingue parlata, a fatica, lo spagnolo. Sorpreso Rafa. <br/>Il Ghoulam che non ti aspetti. E non immagini già di trovare in compagnia di un vecchio amico. Nostalgia canaglia. Kurt Zouma a Napoli a trovarlo. Giocavano insieme al Saint Etienne, e Bigon aveva provato la doppietta. Trattative separate. Ma pure i prezzi differenti. Ghoulam c’est possible, Zouma no. Quindici milioni di euro il costo del difensore. Il Chelsea e Mourinho l’hanno già prenotato. E pagato. Sei mesi ancora in Francia, poi la Premier. A Napoli solo una gita. L’amico Faouzi guida per un week end: un giro in città, la sfida col Milan in tribuna e cena a Santa Lucia confrontando esperienze, speranze e prospettive. Col pallone sempre il piatto preferito del menù. E’ da sempre che è così.

LA STORIA  – Famiglia numerosa, i Ghoulam. Otto fratelli, due sorelle. Doppio passaporto, animo algerino. Ha giocato in tutte le rappresentative giovanili francesi, da grande ha scelto però col cuore. Andrà ai mondiali di Brasile 2014, racconterà tutto su Twitter: la sua passione. Il verde d’Algeria come quello del Saint Etienne dove è cresciuto, la squadra che fu di Platini: una leggenda là. Il mito è però Maradona, Evra del Manchester United invece il modello “terreno”. Tecnica, corsa e mille scatti lungo la fascia. L’esterno moderno deve far su e giù. E non tirare mai il piede e il fiato. Attacco ma pure difesa. Gervinho la spina nel fianco di stasera. L’ivoriano l’ha già punto in Coppa Italia. Taglio, accelerazione e gol vittoria della Roma. Fu un tormento, quella notte. Eppure è finita in estasi. Rivincita al San Paolo, tre a zero e finale. Chi la dura, la vince. E resistente come Ghoulam ce ne sono davvero pochi. Cavani, poi lui: secondo…

Fonte: Il Corriere dello Sport

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