Brutta sconfitta in quel di Porto. A tratti rocambolesca dopo che, il Napoli aveva più volte attaccato la porta di Hélton: tante occasioni, una moltitudine di tocchi fortuiti e mezzi goal mancati.
I giallo-azzurri (la seconda maglia è tornata) hanno talvolta sbagliato passaggi di facile portata e la squadra è sembrata molle sulle gambe. E se anche i più bravi hanno dei momenti poco felici (Hamsik ma anche Higuain questa sera) allora segnare diventa una vera propria impresa.
Al San Paolo, i tifosi si aspettano un’altra partita, un altro atteggiamento e un gioco più offensivo. I giocatori hanno bisogno del cosiddetto dodicesimo uomo, quello che incita e invoca il goal ai propri ragazzi dal primo all’ultimo minuto. Anche Reina, il leader numero uno del Napoli, è convinto che a casa daranno il meglio perché l’Europa è un obiettivo reale e vogliono regalare ancora tante gioie ai napoletani.
Battere il Porto, che gioca con una difesa molto alta, perfetta dunque per il gioco di Benitez, non dovrebbe essere particolarmente difficile. La battaglia l’hanno vinta loro, ma la guerra finale si giocherà con sessantamila persone che faranno sentire la loro voce. I giocatori partenopei possono dormire sogni tranquilli, il pubblico, che si vinca o che si perda (sempre meritatamente) accompagneranno gli azzurri in qualunque occasione.
Il venti marzo arriverà la primavera, sperando che a cambiar pelle sarà anche questo Napoli. Undici leoni, undici combattenti pronti a ribaltare un risultato a tratti bugiardo. De Laurentiis ha messo prezzi piuttosto popolari, dunque si aspetta il pienone nel tempio sacro dei napoletani.
Il pubblico spinge e il Napoli ha l’obbligo di ricambiare l’amore di questi tifosi.