In cinquantacinquemila per spingere il Napoli a un’altra impresa: capovolgere l’1-0 dell’andata con il Porto e accedere così ai quarti di finale di Europa League, il secondo obiettivo da centrare nel medio termine dopo la conquista della finale di Coppa Italia a spese della Roma.
UNA BOLGIA. Il ‘San Paolo’ è pronto a trasformarsi in una bolgia: stordire i portoghesi, come già successo venti giorni fa con lo Swansea, questo il proposito dei cinquantacinquemila che accoreranno a Fuorigrotta domani sera. Gli inglesi, quella notte del 27 febbraio scorso erano convinti di portare a casa la qualificazione, quando dagli spalti si levò l’urlo della riscossa al 2-1 di Higuain. E in pieno recupero, ecco il gol di Inler a regalare un’emozione infinita. Anche stavolta il pubblico partenopeo è pronto a recitare la propria parte. Sa che attraverso il loro entusiasmo Insigne e soci trovano la spinta per fornire un’altra prestazione da incorniciare. E sa che sotto i riflettori delle competizioni europee, Higuain e compagni trovano ben altre motivazioni che non in campionato, al confronto di squadre medio-piccoli, come accaduto con Livorno e Torino. La fiducia resta illimitata anche se nelle ultime uscite la squadra non ha espresso un gioco scintillante. E la speranza che quanto prima trovi l’acuto anche Marek Hamsik è molto forte.
L’INVITO. Forse non ce n’era bisogno ma la decisione di De Laurentiis di ridurre ulteriormente il costo dei tagliandi ha scatenato un’autentica corsa al botteghino. Seppure con qualche inconveniente nella prevendita per la sostituzione del biglietto acquistato al costo iniziale, i tifosi si sono precipitati alle rivendite. E da ieri il tutto esaurito era stato già anticipato. Si paga solo nove euro per andare nei settori di curva, quindici per i distinti, venticinque per la Nisida. Prezzi popolarissimi. Accessibili anche per i più giovani. Per famiglie intere. Manca ancora il dato della resa dei mille tagliandi spediti al Porto. Solo mille per un settore che ne può contenere tanti di più, ecco perché non sarà eguagliato il record delle presenze che appartiene alle gare di Champions del 2011-2012. Ad ogni modo, superare il tetto dei cinquantamila spettatori, per la quarta volta durante la gestione Benitez, è già tanto. Basti pensare che nella scorsa stagione soltanto in tre occasioni, il San Paolo fece registrare il pienone o quasi. E tutte in campionato: con il Milan, la Juventus e l’ultima con il Siena.
L’AFFLUSSO. Accorreranno tifosi da ogni angolo d’Italia. Da Tarvisio, confine con l’Austria, si metterà in viaggio Pino Manna, titolare di un esercizio pubblico lungo il corso principale dove campeggiano le foto del primo Napoli targato De Laurentiis. Da La Spezia, partiranno i soliti fedelissimi iscritti al club presieduto con tanta passione da Gennaro Brancato. E non mancheranno i napoletani emigrati in Svizzera (Lucerna in particolare) e quelli in Germania. Tanti altri sarebbero accorsi se ci fosse stata la disponibilità di reperire un biglietto. Ma la riduzione del costo dei tagliandi ha scatenato un vera caccia per cui è stato impossibile per i ritardatari assicurarsi l’ingresso allo stadio. Neanche la diretta tv della gara ha frenato la corsa. Il tifoso napoletano vuole viverla dal vivo, partecipare, emozionarsi. Ben sapendo che in quell’impianto le notti diventano magiche quando il Napoli è in lotta per traguardi importanti. E l’accesso ai quarti di finale di Europa League ha un sapore ancora più ammiccante se la concorrente da eliminare presenta una bacheca di trofei così ricca e prestigiosa: 2 tra Coppa Campioni (’87) e Champions (’04); 2 tra Coppa Uefa (’03) ed Europa League (’11); 1 Supercoppa Uefa (’87); 2 Coppe Intercontinentali (’87 e ’04), oltre a 27 scudetti e 16 Coppe di Portogallo. Una big del calcio europeo.
FONTE Corriere dello Sport