Da circa due giorni sta facendo molto discutere una foto che ritrae alcuni tifosi juventini in viaggio verso Napoli con indosso delle mascherine, come ad insinuare che la città partenopea potesse puzzare. Oggi, il presidente dello Juventus Doc Roma Carlo Francon, attraverso un comunicato ufficiale ha provato a chiarire la questione:
“Vi scrivo per mettervi al corrente di uno spiacevole malinteso di cui il Club Roma che rappresento è stato vittima nella giornata di ieri nelle ore antecedenti il match con la squadra del Napoli. Come sempre abbiamo organizzato un pullman per seguire la gara al San Paolo ma quest’anno, a differenza del passato, eravamo decisamente in pochi; negli ultimi anni, infatti, parecchi soci durante le trasferte in terra partenopea sono stati vittima di episodi incresciosi che li hanno allontanati dalla frequentazione degli stadi, in taluni casi in modo definitivo, in altri solo dalla partita in questione. Mi riferisco al lancio di bombe carta, biglie, pietre, e soprattutto buste contenenti urina e altre sostanze maleodoranti. La nostra passione, nonostante la razionalità ci dovrebbe portare a restare a casa, ci spinge a seguire ugualmente la squadra con tutto ciò che comporta. E’ facile quindi capire lo spirito d’animo con cui si affronta questo tipo di trasferta unico nel suo genere in tutta Italia ed Europa. A tal proposito, per stemperare gli animi e sdrammatizzare il pericolo incombente, abbiamo deciso di fare una foto goliardica da indirizzare ai nostri soci che avevano preferito la serata al Club piuttosto che la gita a Napoli, in particolare a uno che l’anno scorso dopo essere stato colpito da una bottiglietta contenente liquidi corporali si era lamentato per tutto il viaggio di ritorno per la puzza ed era stato da noi relegato da solo in ultima fila… Nella didascalia presente sulla foto postata sulla pagina Facebook del Club ci siamo limitati a scrivere: “in viaggio verso la meta” e i passeggeri sono ritratti con delle mascherine sul volto. Non si è fatto alcun riferimento né a Napoli né ai suoi sostenitori, era semplicemente un messaggio di sfottò e al tempo stesso di solidarietà per le persone forzatamente assenti. Essendo in viaggio abbiamo verificato solo in seguito, a causa dei numerosi contatti, che il nostro post era stato strumentalizzato e il significato stravolto. L’abbiamo prontamente eliminato e sostituito con uno che recitava: “In pochi hanno capito lo spirito della foto e perché è stata postata… Sandro presente assente!!! P.S. Siamo pieni di amici campani quindi evitate cazzate sul razzismo!!!” Nonostante questa precisazione siamo stati ricoperti di insulti e minacce personali che abbiamo volutamente lasciato visibili per far capire la nostra buona fede e i toni usati dai “civili” commentatori-tifosi. Al termine alla partita abbiamo infine voluto testimoniare ai nostri soci quanto occorso per l’ennesima volta nello stadio San Paolo: proprio come accaduto due giorni fa alla Juventus stessa, ieri noi semplici tifosi siamo stati bersagliati con bombe carta, urina, biglie, sassi e bottigliette. Peccato che tutte queste notizie passino sempre in secondo piano quando si tratta della Juventus e dei suoi tifosi, mentre a una foto goliardica fatta con tutt’altro scopo sia stato dato un risalto mediatico di quella importanza. Immaginiamo quindi la malafede di chi ha contribuito alla divulgazione dell’immagine, arricchendola con commenti e contenuti falsi e lesivi delle nostre persone. Ovviamente a tal proposito ci riserveremo il diritto di agire presso le sedi più opportune per tutelare i nostri diritti. Vorrei ribadire infine come il nostro Club sia da sempre estraneo a episodi di razzismo e che anzi abbia in più occasioni promosso iniziative di solidarietà. All’interno del pullman erano presenti tifosi che pur vivendo a Roma hanno origini e provenienze da tutta Italia, anche napoletani! Quindi rispediamo al mittente con forza l’etichetta di essere razzisti e di contro chiediamo che la parte civile della tifoseria partenopea si adoperi fin da subito per evitare che nell’immaginario collettivo di chi si reca in questa città ci sia l’idea di trovarsi in una realtà fuori dal mondo dove non esistono regole e tutele”.
Presidente Juventus Club Doc Roma Carlo Fracon