E’ il solito Napoli di quest’anno, quello che alterna prestazioni superbe, da manuale del calcio, a partite opache, spente, con poco nerbo e grinta. La squadra che è meritatamente, aldilà di eventuali attenuanti, a distanza considerevole da due compagini che hanno disputato un campionato straordinario quali Juventus e Roma. Ma della prestazione incolore del Tardini non tutto è da buttare, in una serata buia emergono i soliti lampi di classe di un giocatore sempre tra i migliori, costantemente in grado di causare pericoli agli avversari con giocate sopraffine: Dries Mertens.
Anche a Parma nei venti minuti concessi da Benitez il furetto di Lovanio ha mostrato tutto il suo repertorio, rapidissimo nello stretto, grandissima personalità e sempre pronto a trovare la giocata giusta per i compagni grazie ad una classe non comune. Dal momento del suo suo ingresso in campo si è accesa la fatidica lampadina e un Napoli incolore ha provato ad agguantare un pari che sarebbe stato in fondo meritato. Le qualità del 14 azzurro sono ormai palesi a tutti ed è con i fatti che il belga si è meritato a pieno titolo lo status di giocatore cardine di questo gruppo. Viene da una serie di acciacchi fastidiosi, pochi più del tecnico azzurro hanno creduto nel giocatore e siamo certi che l’utilizzo col contagocce nelle ultime sfide sia stato soprattutto legato a valutazioni di carattere fisico. La qualità con cui incide sempre nelle partite attesta chiaramente che il Napoli in questo finale di stagione, dove oltre ad un campionato ormai chiuso ha comunque un titolo da vincere, dovrà puntare forte su quello che è senza dubbio uno dei suoi uomini chiave, e che merita di disputare un finale di stagione da protagonista. A discapito di chi sarà il tecnico a deciderlo, l’unica certezza è che oggi il Napoli non può rinunciare a questo Mertens.
Edoardo Brancaccio
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