Una prestazione opaca, non da Napoli. Gli azzurri escono sconfitti dallo Stadio “Tardini” di Parma senza creare troppe occasioni. Primo tempo scialbo, senza sussulti. Squadra abbastanza compatta e corta. Molto possesso, ma giro palla lento e prevedibile. Zero a zero e nessuna occasione. L’unica azione da segnalare negli highlights è il gol annullato, giustamente, a Federico Fernandez. Troppo poco.
Nella ripresa la storia si ripete. I padroni di casa coprono bene gli spazi, il Napoli non riesce a verticalizzare. Colpa dei centrocampisti? Forse. Avversari ben messi in campo? Sicuramente. Ma nessuno degli attaccanti riesce ad inventare la giocata giusta. Nessun guizzo di Callejon, troppo statico. Non è da lui. Hamsik, come spesso accade da un po’ di mesi, scompare e riappare. Ingabbiato nel centro del campo, non riesce a trovare i giusti tempi di inserimento. Prova qualche triangolazione, ma i compagni non lo assistono come dovrebbero. Ben quattordici le giornate senza reti. Higuain non riesce mai a smarcarsi. Poche le palle giocabili e meno attivo lì davanti. Nervoso, esce dal campo quasi incredulo. Questa è la quinta partita a secco di gol. Il Napoli e Rafa Benitez hanno bisogno del Pipita dei giorni migliori.
Tra i pochi a salvarsi Lorenzo Insigne. Si muove tanto e cerca di servire palloni invitanti. Fantastico lo stop acrobatico nel finale con cross pennellato al centro per Zapata. Un po’ meno, quando spreca incredibilmente un assist delizioso di Mertens a pochi passi dalla porta. Ed è proprio con il folletto belga e il gigante colombiano che le cose si fanno più interessanti. Il numero 14 azzurro riesce a mettere brio e freschezza nella manovra offensiva. In appena venti minuti è il più concreto di tutti. Duvàn, invece, è pericoloso con un colpo di testa e si conquista un rigore netto, non fischiato da Bergonzi. Alla fine, però, nel tabellino della gara rimane lo zero – riferito alle reti – a fianco alla parola Napoli. Uno solo invece il tiro nello specchio della porta. Poco.
Andrea Gagliotti
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