Non esiste solo chi fa gol. O forse sì. Caro Lorenzo, da sempre è stato così. Chi la mette dentro fa la differenza. E lo sappiamo bene tutti, compreso tu. Chi fa gonfiare la rete e poi scende sotto la curva a mani aperte ti rimane dentro, sono immagini che non si cancellano. E che non passano.
Eppure, caro Lorenzo, siamo calorosi ma non impreparati. Sappiamo bene che Benitez ha cambiato il tuo modo di giocare: niente più solo fase offensiva e chi s’è visto s’è visto. Ora si corre, anche tornando fino alla linea del proprio fondo, pur di difendere, pur di far parte di una squadra che diventa finalmente compatta: un meccanismo oleato e complesso, che non ha più l’acuto del singolo, ma la sinfonia dell’orchestra.
Le parole non possono mettere in dubbio il legame che c’è tra la città e i suoi figli, perché da sempre amore e odio faranno da sfondo al nostro rapporto. Ma il calciomercato si avvicina, le voci infervorano, e non è il caso di mandare tutto all’aria. Sono uno di quelli che crede davvero in Lorenzo Insigne, crede che i campioni ce li abbiamo in casa, e basterebbe davvero poco per fare il salto di qualità, quello decisivo.
Per questo, caro Lorenzo, non pensare alle voci e alle critiche. Quelle ci sono e ci saranno sempre. Sei sulla strada giusta. Metti dentro i fischi e le parole che piovono ogni domenica dalla curva. Reagisci con un applauso e prova ancora il tiro a giro. Magari sarà la volta buona. Perché il posto da titolare non è scontato, ogni partita va conquistata, ma quando apri le braccia lì, sotto la curva, e sei pure napoletano, beh, c’è qualcosa di speciale. Che ti rimane dentro.
Raffaele Nappi